Sunday, September 30, 2007

Basta facciamo schifo!!!!!

Un inferno chiamato Harlan
Ancora testimonianze dall'industria della vivisezione..

Per diverse settimane Suzanne Verbeek (38) ha lavorato nell'allevamento di animali per la vivisezione Harlan, ad Horst, in Olanda. Ha iniziato il suo lavoro nella sezione dove vengono allevati porcellini d'India e conigli. Alle sette del mattino era davanti al cancello di Harlan, pronta per la sua prima giornata di lavoro.

Come sei finita ad Harlan?

Ho trovato l'impiego da Harlan attraverso un'agenzia di lavoro interinale.
Mi chiesero se volevo lavorare con gli animali.
Mi sembro' una splendida opportunita' visto che amo gli animali.
Ma poi, quando ti trovi li dentro vedi tutti quegli scompartimenti allineati contro il muro, che sostengono gabbie bianche in plastica.
Ero stata mandata nel settore dei porcellini d'India, e li' li potevi vedere, migliaia di queste piccole creature.

Ma in quel momento, sapevi gia' dove ti trovavi? Sapevi che Harlan e' un allevamento di animali per l'industria della vivisezione?
No. L'unica cosa che mi era stata detta dall'agenzia era che avrei dovuto prendermi cura degli animali in un allevamento. Chiesi ai miei colleghi cosa avrebbero fatto con i porcellini d'India ed e' cosi' che scoprii che erano destinati ai laboratori. Le scatole misuravano solo 60X40 centimetri ma erano letteralmente piene zeppe di porcellini d'India. In una piccola scatola c'erano 60 piccoli porcellini d'India oppure 30 esemplari piu' grandi. Io dovevo pulire le scatole e spostare gli animali da una scatola all'altra. Prendevo le madri incinta con due mani e le mettevo dolcemente nell'altra scatola. Ma questo non andava bene perche' cosi' ero troppo lenta. I miei colleghi mi dissero di maneggiare gli animali il piu' in fretta possibile. Prendevano tre porcellini d'India in ogni mano e li lanciavano nelle scatole. Gli animali strillavano.

Ma ce la facevi comunque ad andare avanti. Qual'e' stata l'esperienza piu' terribile?
Nel weekend non c'era quasi nessun dipendente. Davano da mangiare una o due volte e controllavano se c'era abbastanza acqua. Quando arrivavo il lunedi' mattina c'era un nauseante puzzo di ammoniaca. Le gabbie erano piene di urina e escrementi. E gli animali erano sporchi. Dovevo tirar fuori gli animali dalle gabbie; tra di loro c'erano anche madri incinta e i cuccioli appena nati.
Ogni giorno morivano molti animali. Specialmente durante i weekend. Era la parte peggiore. Dovevo pulire. Non riuscivo a smettere di piangere quando dovevo buttare gli animali morti nella spazzatura. E' terribile.
Mi venivano degli incubi a causa di cio' che vedevo li' dentro.
Gli animali si mutilavano tra di loro, le madri mordevano i loro cuccioli fino a farli morire. Alcuni staccavano la testa ad un altro animale a morsi, a volte trovavi delle zampe amputate, o persino animali che erano completamente sbudellati. E' la condizione perpetua di stress che porta questi animali a mangiare i propri cuccioli.

Quanti porcellini d'India sono rinchiusi ad Harlan Horst?
I porcellini d'India sono tenuti in gabbie di plastica piazzate su grossi ripiani, con sei file una sopra l'altra. Ci sono almeno 10.000 animali.

Hai lavorato anche con altri animali?
Ho lavorato per poco tempo nella sezione conigli. Dove c'erano 400 conigli. Gli animali erano tenuti in gabbie di acciaio senza nessuna lettiera. Le gabbie erano incastrate una sopra l'altra. Le feci cadevano sugli animali delle gabbie piu' in basso. Qui vidi una donna che stava lavorando con alcuni conigli. Le chiesi cosa stava facendo. Rispose che stava facendo dei prelievi di sangue. Prese una grossa siringa e la infilzo' direttamente nel cuore di uno dei conigli. Senza anestesia, direttamente nel suo piccolo corpo, nel cuore. "Perche'?", le chiesi. "Non puo' essere fatto usando una delle arterie?". La mia collega rispose che "il sangue deve venire direttamente dal cuore".
Queste persone non si ponevano nessun problema, erano diventate fredde e insensibili.

La salute degli animali era buona?
No. C'erano anche animali malati. I conigli malati venivano separati dagli altri. Dovevo preparare delle scatole, riempirle di paglia e dare agli animali del cibo e un liquido simile a gel da bere. I conigli malati venivano spediti in Inghilterra. I porcellini d'India malati venivano lasciati morire e poi buttati in sacchi della spazzatura.

Perche' hai lasciato questo lavoro?
Ho lavorato li' per 4-5 settimane. Non potevo piu' sopportare quella situazione. Mentalmente mi stava distruggendo. Non riuscivo a dormire la notte. A casa continuavo piangere. Mio marito mi consiglio' di prendere una decisione dicendomi: "Sei troppo umana per fare questo genere di lavoro". Il modo in cui trattano gli animali; il modo in cui prendono i conigli per le orecchie e li mettono in scatole per trasportarli nei laboratori di vivisezione e' inaccettabile. Ancora oggi mi sento in colpa per ogni giorno che ho lavorato in quel posto.

Intervista tratta da: www.shac.net

www.veganlink.antifa.net

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News Inserita da Daria Mazzali Promiseland.it Redazione Italia

Un altro orb un altra scia chimica!!!




Ecco una foto degli spruzzatori e fin qui niente di strano ormai ci siamo quasi abituati!!!!
Se si guarda bene in alto a sinistra sono in compagnia, un orb li sta osservando.
Ho decine di queste foto che pian piano pubblicherò. E' indubbio che ogni volta che si compie una azione di genocidio, spruzzando sostanze venefiche loro si presentano.
Guardiamo meglio.................

.............................................................................
nel prossimo post sull'argomento pubblicherò l'immagine.


A proposito di segni parte I

Segni

In hoc signo…

Come immaginare l'inimmaginabile? Che cosa nascondono veramente le scie chimiche? I segni nel cielo sono enigmatici, surreali: sfere, pulviscolo luccicante, rods, nubi dalle forme grottesche, ragnatele che sembrano di nylon, insetti bionici… Stanno diffondendo nella biosfera microscopiche, invisibili nanomacchine adatte ad un'invasione silenziosa, strisciante?

Smart Dust in controluce - Guarda il video!Lassù schizzano velivoli non identificati, fluttuano oggetti dall'apparenza plasmatica, ologrammi si formano e si dissolvono... E' veramente uno spettacolo misterioso e conturbante.

Erra chi ritiene che quest'epoca viva le inquietudini chiliastiche solo perché esse appartengono a molte età di transizione (Quali età non sfumano in una transizione?): lo spazio è oggi davvero il teatro di guerre stellari. Satelliti che orbitano attorno alla Terra, navicelle che violano frontiere invisibili, strani meteoriti che precipitano: la militarizzazione del cosmo è un dato di fatto.

Scie chimiche come veli per nascondere incredibili verità, onde elettromagnetiche per generare visioni mentali, allucinazioni ed immagini tanto realistiche quanto irreali. Il cinema ha assunto oggi dimensioni spaziali. Il cinema è realtà, mentre il reale aleggia tra ombre evanescenti, inafferrabili.

Fragili si sbriciolano i giorni, mentre si palesano segni indecifrati come quelli di una scrittura antichissima, antidiluviana.

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posted by Zret at venerdì, settembre 28, 2007 | 3 comments links to this post

Anche io la penso come http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

sabato, settembre 29, 2007

Il forum di Sciechimiche.org è diventato un avamposto di disinformatori!

Non condividendo i nuovi metodi adottati per la gestione del forum di sciechimiche.org, intendiamo dissociarci da un sito ormai alla deriva, in cui bazzicano disinformatori ormai prossimi a prendere il controllo delle discussioni. Tra l’altro il forum in oggetto comincia ad essere guardato da molti studiosi delle chemtrails e da attivisti, ed a ragione, come un covo di agenti, sebbene ancora vi intervengano utenti in buona fede.

L'informazione deve essere fornita a tutto campo (dai problemi alle risoluzioni), senza paura di inimicarsi qualcuno o di perdere in credibilità. La credibilità si perde quando non si ha il coraggio delle proprie azioni e quando si prendono le distanze da persone che divengono scomode per le loro ricerche indipendenti.

Non abbiamo alcuna intenzione di assoggettarci a tecniche di “comunicazione” blande, politicamente corrette, che inficerebbero la divulgazione vera ed omnicomprensiva. Si deve intendere che l'informazione sulle scie chimiche non è un’occasione con cui pavoneggiarsi, ma uno strumento di aggregazione per agire. Se così non si vuole che sia, chiunque abbia bisogno di informazioni TOTALI e senza bavagli, potrà visitare i blog gestiti da noi (Zret & Straker).

Preferiamo operare e lavorare senza impedimenti. Divulgare la verità, anche se scomoda, prescinde da qualsivoglia interesse personale. Non temiamo gli attacchi né le critiche. Qualcun altro, invece, si preoccupa solo di mostrare il lato più innocuo possibile delle scie chimiche, al massimo considerate nel loro aspetto antiestetico che ferisce le anime belle. In questo modo, sia chiaro, non si ottiene alcunché.

Riportiamo un ampio stralcio di un messaggio inviato ad alcuni utenti del forum per denunciarne la degenerazione.

"Le forbici: la censura. Questo è il primo punto. Inoltre, se vuoi mantenere il controllo, elimini, anzi non abiliti, impostori come Genocidio ed espelli disturbatori che fanno solo comodo agli agenti infiltrati nel forum. Già, gli infiltrati. Ve ne sono almeno tre, ma allorquando, oltre un mese fa, operai per scovarli, mi venne tolta la possibilità di proseguire. Quegli infiltrati, continuano a riportare su Focus anche discussioni rimosse, a dimostrazione del fatto che hanno modo di leggere subito le discussioni più recenti ed hanno la possibilità, addirittura, di accedere ad aree riservate e, quel che è peggio, fingono di essere attivisti convinti e battaglieri.

Ci siamo lamentati con Chemthunter e Trinity, gli attuali unici admin, del fatto che il forum è divenuto un avamposto controllato da disinformatori di professione (agenti infiltrati) e, per tutta risposta, mi sono stati tolti i diritti di amministrazione. Nel contempo, diverse mie discussioni (tra le altre quella sugli incendi di stato e sul Morgellons), sono state l'una cancellata e l'altra sottoposta a consistenti tagli.

Ora AMD appoggia Genocidio, alias Acarsterminator, per ripicca, quindi avalla il bieco operato di un agente. Bene, facciano pure, ma se la sbroglino da soli. Non sono così autolesionista da rimanere in una gabbia gestita da persone incompetenti e pavide, che intendono ripulire il forum dagli argomenti che possono dar loro fastidio, come, ad esempio, il morbo di Morgellons, mentre abilitano, invece, le iscrizioni di gente di dubbia moralità e dagli intenti non cristallini".


Zret & Straker

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posted by :: Straker :: at sabato, settembre 29, 2007 | 23 comments links to this post

Anche io la penso come http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

sabato, settembre 29, 2007

Il forum di Sciechimiche.org è diventato un avamposto di disinformatori!

Non condividendo i nuovi metodi adottati per la gestione del forum di sciechimiche.org, intendiamo dissociarci da un sito ormai alla deriva, in cui bazzicano disinformatori ormai prossimi a prendere il controllo delle discussioni. Tra l’altro il forum in oggetto comincia ad essere guardato da molti studiosi delle chemtrails e da attivisti, ed a ragione, come un covo di agenti, sebbene ancora vi intervengano utenti in buona fede.

L'informazione deve essere fornita a tutto campo (dai problemi alle risoluzioni), senza paura di inimicarsi qualcuno o di perdere in credibilità. La credibilità si perde quando non si ha il coraggio delle proprie azioni e quando si prendono le distanze da persone che divengono scomode per le loro ricerche indipendenti.

Non abbiamo alcuna intenzione di assoggettarci a tecniche di “comunicazione” blande, politicamente corrette, che inficerebbero la divulgazione vera ed omnicomprensiva. Si deve intendere che l'informazione sulle scie chimiche non è un’occasione con cui pavoneggiarsi, ma uno strumento di aggregazione per agire. Se così non si vuole che sia, chiunque abbia bisogno di informazioni TOTALI e senza bavagli, potrà visitare i blog gestiti da noi (Zret & Straker).

Preferiamo operare e lavorare senza impedimenti. Divulgare la verità, anche se scomoda, prescinde da qualsivoglia interesse personale. Non temiamo gli attacchi né le critiche. Qualcun altro, invece, si preoccupa solo di mostrare il lato più innocuo possibile delle scie chimiche, al massimo considerate nel loro aspetto antiestetico che ferisce le anime belle. In questo modo, sia chiaro, non si ottiene alcunché.

Riportiamo un ampio stralcio di un messaggio inviato ad alcuni utenti del forum per denunciarne la degenerazione.

"Le forbici: la censura. Questo è il primo punto. Inoltre, se vuoi mantenere il controllo, elimini, anzi non abiliti, impostori come Genocidio ed espelli disturbatori che fanno solo comodo agli agenti infiltrati nel forum. Già, gli infiltrati. Ve ne sono almeno tre, ma allorquando, oltre un mese fa, operai per scovarli, mi venne tolta la possibilità di proseguire. Quegli infiltrati, continuano a riportare su Focus anche discussioni rimosse, a dimostrazione del fatto che hanno modo di leggere subito le discussioni più recenti ed hanno la possibilità, addirittura, di accedere ad aree riservate e, quel che è peggio, fingono di essere attivisti convinti e battaglieri.

Ci siamo lamentati con Chemthunter e Trinity, gli attuali unici admin, del fatto che il forum è divenuto un avamposto controllato da disinformatori di professione (agenti infiltrati) e, per tutta risposta, mi sono stati tolti i diritti di amministrazione. Nel contempo, diverse mie discussioni (tra le altre quella sugli incendi di stato e sul Morgellons), sono state l'una cancellata e l'altra sottoposta a consistenti tagli.

Ora AMD appoggia Genocidio, alias Acarsterminator, per ripicca, quindi avalla il bieco operato di un agente. Bene, facciano pure, ma se la sbroglino da soli. Non sono così autolesionista da rimanere in una gabbia gestita da persone incompetenti e pavide, che intendono ripulire il forum dagli argomenti che possono dar loro fastidio, come, ad esempio, il morbo di Morgellons, mentre abilitano, invece, le iscrizioni di gente di dubbia moralità e dagli intenti non cristallini".


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Grazie per l'articolo a http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

Il rapporto Staninger (terza parte)

>> Leggi qui la prima parte <<

>> Scarica qui l'intero documento in formato PDF <<


Disintossicazione

Gli enzimi della fase 1 e della fase 2 convertono le sostanze chimiche estranee in forme che possono essere facilmente espulse; esse sono spesso riferibili agli enzimi di disintossicazione. Comunque dovrebbe essere sottolineato che la biotrasformazione non è strettamente legata alla disintossicazione. In un certo numero di casi, i prodotti del metabolismo sono più tossici dei composti originali. Questo è particolarmente vero per alcuni composti chimici cancerogeni e per un numero di sostanze che causano la necrosi cellulare del polmone, del fegato e del rene. In molte circostanze, un metabolita tossico può essere isolato ed identificato. In altri casi, sostanze intermedie altamente reattive, vengono formate durante la biotrasformazione di una sostanza chimica. Il termine “bioattivazione” è spesso usato per indicare la formazione enzimatica delle sostanze intermedie reattive. Si pensa che esse determinino gli eventi che portano alla morte della cellula, al tumore indotto chimicamente, alla teratogenesi e ad altre patologie.

Le persone malate di Morgellons hanno le reazioni contrarie della fase 1 e 2, poiché esse sperimentano parametri fisiologici specifici come bassa temperatura corporea, pressione sanguigna elevata, alta conducibilità dell’urina, gel e fibre fluorescenti sul corpo simili a microscopici tatuaggi fluorescenti. Tutti i pazienti affermano di aver percepito come la puntura di un ago, attraverso la pelle e soffrono di un insopportabile prurito.


Nanotecnologie

La nanotecnologia presenta nuove opportunità per creare migliori materiali e prodotti. Da tempo, nanomateriali sono disponibili sul mercato statunitense, nell’ambito dell’abbigliamento, dei tessuti, dei computers, dei cosmetici, dell’equipaggiamento sportivo e degli strumenti medici. Un quadro generale della ricerca Mtech relativo alle società che lavorano nel campo della nanotecnologia, ha identificato circa 80 prodotti e più di 600 materiali grezzi, componenti intermedi ed articoli industriali che sono usati dai produttori. La nostra economia sarà sempre più condizionata dalla nanotecnologia, quanto più si diffonderanno i prodotti contenenti nanomateriali che passeranno dal campo della ricerca e dello sviluppo a quello della produzione e del commercio.

La nanotecnologia ha anche la potenzialità di migliorare l’ambiente, sia attraverso le applicazioni dirette dei nanomateriali per individuare ed eliminare gli inquinanti, sia indirettamente, usando la nanotecnologia per sviluppare processi industriali più puliti e per creare prodotti ecocompatibili. Tuttavia esistono domande senza risposta sull’impatto dei nanomateriali e dei nanoprodotti sulla salute umana e sull’ambiente e l’E.P.A. ha l’obbligo di assicurare che i rischi potenziali siano adeguatamente compresi per proteggere la salute umana e l’ambiente. Dal momento che i prodotti nanotecnologici diventano sempre più numerosi e diffusi nell’ambiente, l’E.P.A. sta considerando come agire circa i progressi della nanotecnologia per rafforzare la protezione ambientale. Inoltre sta esaminando l’impatto delle nanotecnologie in relazione ai programmi ambientali, alle esigenze di ricerca ed agli approcci decisionali. Attualmente l’unico codice di regolamentazione che mira a valutare il rischio ambientale delle nanotecnologie, fa capo alla città di Berkley, in California. Alcuni esempi di questa tecnologia applicata alla ricerca privata si riferiscono alla composizione di fibre usate per indirizzare le ricerche.

Iniettori di nano tubi di carbonio - Un nano tubo al carbonio unito a punti quantici rivestiti di streptavidina, sviluppato da Xing Chen, Andrax Kis, Alex Zetti e Carolyn Bertozzi della Università della California di Berklely. La loro caratteristica unica è la capacità di trasferire i geni.

Nanomotore – Carlo Montemagno della Cornel University ha creato un motore molecolare delle dimensioni pari ad un quinto di un globulo rosso. I componenti chiave sono le proteine dell’Helicobacter Coli, attaccato ad un asse di nichel e ad un’elica che è alimentata dall’ATP, l’energia che l’organismo stesso usa per tutte le funzioni vitali. Questo motore molecolare, però, funziona con un’efficienza che va dall’1 al 4%, notevolmente inferiore a quella degli organismi viventi, che possono raggiungere un’efficienza del 100%.

Nanobombe - I ricercatori del Michigan hanno creato nanobombe intelligenti che sono in grado di aggirare il sistema immunitario e di introdursi nelle cellule malate per ucciderle o per diffondere dei farmaci.

Nanoelettrosensori – Strumenti elettronici che possono far secernere specifici ormoni alle cellule, allorquando l’organismo ne ha bisogno e generatori di elettricità che si autoassemblano all’interno della cellula.

Nanofarmaci - Un’altra idea è quella di interagire direttamente con le cellule, così che esse possano essere trasformate in “industrie farmaceutiche” per produrre medicine su richiesta. Milan Mrksich, chimico dell’Università di Chicago, progetta di agganciare le cellule a circuiti elettronici legandoli ad un tappeto di bracci molecolari. Catene di carbonio della lunghezza da 10 a 20 atomi, sono attaccate ad una lamina dorata con atomi di zolfo. I trefoli sono addensati così strettamente che stanno dritti sulla superficie. Ciò crea una “boscaglia” di villi metallici appiccicosi molecolari, per catturare e manipolare le cellule.

Punti quantici, nanoparticelle, nanotubi di carbonio (nella microelettronica) ed altri nanostrumenti usa e getta, possono costituire nuove classi di nanospazzatura di inquinanti ambientali non bio-degradabili che potrebbero causare patologie assimilabili ad una subdola forma tumorale da amianto (asbestosi).

Il quadro delle possibili reazioni immunitarie avverse è già stato precisato. Gli scienziati hanno già sviluppato materiali sintetici che non causano (?) problemi quando vengono introdotti nell’organismo, a cominciare dalle protesi di silicone per il seno. Gli strumenti nanotecnologici sono peggiori. David Williams, consigliere dell’unione Europea per i problemi della percezione delle tecnologie mediche afferma: “Il corpo umano è disegnato per respingere o attaccare agenti estranei delle dimensioni di una cellula”. Ancora peggio, gli strumenti nanotecnologici potrebbero inibire il sistema immunitario irreversibilmente.

Se strumenti così piccoli sono in grado di sfuggire al sistema immunitario, ci si chiede quali saranno gli effetti sulle membrane cellulari, sul nucleo del DNA e sulla sua membrana. Se i nanomateriali sono costituiti da plasmidi di funghi, batteri o virus, questi nuovi materiali si mescoleranno e si legheranno ai nostri costituenti interni delle cellule? (Mutazione genetica – ndr)


Le nanotecnologie e l’ambiente

Nel libro bianco del NIOSH sulle nanotecnologie, si afferma specificamente che i nanomateriali sono così piccoli che essi non danneggiano le cellule viventi. Tuttavia, recenti studi sull’uso dei nanotubi nei polmoni dei ratti, hanno dimostrato che essi si ammalano o muoiono dopo il trattamento.

Nel progetto FMN, due persone affette da Morgellons hanno sottoposto dei campioni ad un’analisi che si è avvalsa del microscopio elettronico; i campioni sono stati confrontati con il materiale di ricaduta delle scie chimiche diffuse nei cieli del Texas. L’esame ha rivelato che il materiale in tutti i campioni erano rintracciabili vari stadi di sviluppo o degradazione delle sostanze trovate negli ospiti (Anna e Lilly): il campione delle scie chimiche corrisponde a quello delle donne esaminato. I campioni provenivano da zone distanti 1.500 miglia l’una dall’altra.

Il nostro ambiente ha visto i risultati della diffusione di sostanze chimiche nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Il DDT immesso rapidamente sul mercato quasi quarant’anni fa dalla American Bald Eagle, è stato un esempio perfetto di come una sostanza chimica può danneggiare la catena alimentare di altri animali. I nanomateriali, che vengono diffusi nei fiumi e nell’aria, sono una bomba ad orologeria per l’ambiente. E’ importante sia per gli scienziati sia per l’opinione pubblica controllare da vicino gli sviluppi della nanotecnologia e discernerne i fatti reali, per determinare se realmente può migliorare la nostra vita senza compromettere la dignità e l’integrità della specie umana.

Dott. ssa
Hildegarde Staninger
Traduzione di Zret & Straker

Un particolare ringraziamento va alla Dottoressa Staninger per la fattiva collaborazione.

REFERENCE(s)

1. Amdur, Mary O., J. Doull, and C.D. Klaassen. Casarett and Doull's Toxicology: The Basic Science of Poisons, 4th Edition. Chapter 4: Biotransformation of Toxicants by I. Glenn Sipes and A. Jay Gandolfi. Pergamon Press. New York. © 1991. Pgs. 88 ­ 126.

2. Staninger, Hildegarde. Far-Infrared Radiant Heat (FIR RH) Type Remediation for Mold and Other Unique Diseases. National Registry of Environmental Professionals. Annual Conference in Nashville, Tennessee. NREP, Des Plaines, IL © October 18, 2006,
http://www.dldewey.com/stan.htm
3. Staninger, Hildegarde. 'Size Matters'
http://www.rense.com/morgphase/sizematters.htm © March 2007

4. Dutton, G.J. Glucuronidation of Drugs and Other Compounds. CRC Press, Inc.. Boca Raton, FL. © 1980

5. Guengerich, F.P. and Liebler, D.C. Enzymatic activation of chemicals to toxic metabolites. CRC Crit. Rev. Toxicol. 14:259-307. © 1985

6. Hawkins, D.R. (ed): Biotransformaitons. Vol. 1: A Survey of the Biotransformations of Drugs and chemicals in Animals. Royal Society of Chemistry. London. © 1988

7. Weber, W.W. The Acetylator Genes and Drug Response. Oxford University Press. New York. © 1987

8. U.S. EPA Environmental Protection Agency. External Review Draft Nanotechnology White Paper. Science Policy Council. U.S. EPA, Washington, D.C. December 2, 2006,
http://www.epa.gov/osa/nanotech.htm

9. City of Berkley, California County Commissioner's Meeting. Testimony of
Dr. Edward Spencer and other public citizens on the risk of
nanotechnology to the environment. (City developed an
ordinance/regulation to evaluate the risk to the environment from
nanotechnology.) Berkley, California © 2006,
http://www.seektress.com/berkeley.htm

10. Staninger, Hildegarde. Project: Fiber, Meteroite & Morgellons. Phase I and II.
http://www.rense.com/morgphase/phase2_1.htm, © March 2007.

11. Ho, Mae-Wan. Nanotecnology, a Hard Pill to Swallow.
http://www.i-sis.org.uk/nanotechnology.php © July 16, 2007

12. Lam, et. al. Pulmonary Toxicity of Single-Walled Carbon Nanotubes in Mice 7 and 90 Days after Intratracheal Instillation. Toxicol. Sci. 77:126-134 © 2004

13. Staninger, Hildegarde. Project: Fiber, Meteroite & Morgellons. Phase I and II.
http://www.rense.com/morgphase/phase2_1.htm © March 2007

14. Environmental Defense Fund & Dupont. Brochure: NANO Risk Framework. (http://www.dupont.com/ & http://www.environmentaldefensefung.com/)

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posted by :: Straker :: at domenica, settembre 30, 2007 | 0 comments links to this post

Wednesday, September 26, 2007

Tratto da: http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

mercoledì, settembre 26, 2007

Il rapporto Staninger (seconda parte)

I normali composti confrontati con quelli del Morgellons, attraverso la biotrasformazione

Un certo numero di enzimi degli organismi animali è capace di trasformare le sostanze estranee, solubili nei grassi, in modo tale da renderli solubili nell’acqua. Queste reazioni enzimatiche sono di due tipi: reazioni della fase 1, che comprendono l’ossidazione, la riduzione e l’idrolisi; le reazioni della fase 2, che includono la coniugazione o reazione di sintesi […]

La sorte di una particolare sostanza chimica è determinata dai suoi prodotti fisico-chimici. I composti organici volatili possono essere eliminati attraverso i polmoni, senza alcuna biotrasformazione. Quelli con gruppi funzionali possono essere coniugati direttamente, mentre altri sono soggetti alle reazioni della fase 1, prima della coniugazione. La biotrasformazione è spesso integrata e può essere complessa. A causa della sua complessità, gli squilibri tra le reazioni della fase 1 e della fase 2 o i cambiamenti nelle funzioni metaboliche, sono spesso causa di danni ai tessuti.

Localizzazione nelle cellule e negli organi della biotrasformazione

Gli enzimi o i sistemi enzimatici che catalizzano la biotrasformazione di composti estranei sono localizzati prevalentemente nel fegato. Ciò non deve sorprendere, poiché la funzione primaria del fegato è quella di ricevere e di metabolizzare le sostanze chimiche assorbite dal tratto gastrointestinale, prima che siano distribuite agli altri tessuti. Il fegato riceve tutto il sangue che ha irrorato la milza, che contiene nutrienti ed altre sostanze estranee. A causa di ciò il fegato ha sviluppato la capacità di estrarre queste sostanze rapidamente dal sangue e di modificarle chimicamente, prima che esse siano immagazzinate, secrete nella bile o messe in circolo. Altri tessuti possono biotrasformare sostanze estranee. Tessuti non epatici hanno capacità limitate in relazione alla diversità delle sostanze chimiche che possono metabolizzare, cosicché il loro contributo all’intera trasformazione delle sostanze estranee è limitata. Comunque la biotrasformazione di una sostanza chimica in un tessuto non epatico, può avere un’importante implicazione tossicologica, per quel particolare tessuto.

Localizzazione subcellulare degli enzimi di biotrasformazione

La biotrasformazione dei composti estranei all’interno del fegato è compiuta attraverso numerosi sistemi enzimatici. Essi possono modificare chimicamente un’ampia gamma di sostanze tossiche, che entrano nell’organismo attraverso l’ingestione, l’inalazione, la pelle o un’iniezione. Gli enzimi della fase 1, quelli che aggiungono o manifestano gruppi funzionali, sono localizzati soprattutto nel reticolo endoplasmico, una rete di canali presenti nel citoplasma della maggior parte delle cellule. Questi enzimi sono legati alle membrane, dal momento che il reticolo endoplasmico è fondamentalmente una membrana composta di lipidi e di proteine. La presenza di enzimi all’interno di una matrice lipoproteica è critica, dal momento che le sostanze lipofiliche tendono a scindersi in una membrana di lipidi, luogo della biotrasformazione.

Quando il fegato è rimosso in laboratorio e reso omogeneo, il reticolo endoplasmico tubolare si sfalda e frammenti della membrana si rompono per formare micro vescicole. Esse sono riferite ai microsomi, i quali possono essere isolati attraverso un procedimento di centrifugazione del fegato, così omogeneizzato. Se la frazione residua che risulta dalla centrifugazione del fegato omogeneizzato a 9000xg (per rimuovere i nuclei, i mitocondri ed i lisosomi, come le cellule intatte ed i frammenti della membrana) è soggetta a centrifugazione a 105,00xg, si ottiene una pallina piena di microsomi. La frazione risultante, che contiene un certo numero di enzimi solubili, è riferita al citosol. Questo citosol contiene molti degli enzimi della biotrasformazione della fase 2. Molti degli enzimi di biotrasformazione sono riferiti al citosol o ai microsomi per indicare la localizzazione sub-cellulare degli enzimi.

Gli enzimi microsomici che catalizzano le reazioni della fase 1, sono caratterizzati soprattutto dall’abilità di metabolizzare i farmaci. Così, la maggior parte della letteratura si riferisce a questi enzimi come a microsomi, dal momento che gli enzimi convertono i farmaci in prodotti polari, ma agiscono anche su numerose sostanze chimiche. Inoltre, la parola biotrasformazione è preferita a quella di metabolismo dei farmaci, poiché esprime la natura universale delle reazioni. Infine designa il normale processo metabolico di nutrienti e la biotrasformazione di sostanze chimiche estranee.

Leggi qui la prima parte.

Traduzione di Zret e Straker

Si ringrazia il gentilissimo dott. Ginatta per la segnalazione

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posted by Zret at mercoledì, settembre 26, 2007 | 4 comments links to this post

Monday, September 24, 2007

tratto da http://sciechimiche-zret.blogspot.com/


lunedì, settembre 24, 2007

Smurt-Dust: ecco la polvere che spia

Smurt-DustIn seguito alla pubblicazione delle prime dichiarazioni ufficiali derivanti dalle ricerche della tossicologa dott.ssa Hildegarde Staninger, dalle quali si evidenzia uno strettissimo legame di causa - effetto tra chemtrails cospargenti smart dust (polvere intelligente) e morbo di Morgellons, è d'obbligo chiarire che cos'è la smart dust. Molti di voi avranno pensato, perlomeno all'inizio, che quanto qui si riporta, corrisponde a mera immaginazione di stampo fantascientifico, ma purtroppo per tutti noi le cose non stanno in questi termini. La polvere intelligente esiste e non viene utilizzata solo sui campi di battaglia. Intere popolazioni civili sono state, infatti, sottoposte in questi anni ad un intenso bombardamento invisibile e micidiale. Il progetto mira ad ottenere il controllo totale dei cittadini che, se non perderanno la vita, perderanno la libertà sui propri pensieri ed azioni. Sarà una popolazione di cyborgs al servizio del Nuovo Ordine Mondiale, a meno che...


Smurt-Dust: ecco la polvere che spia

di Federico Rampini

SAN FRANCISCO - Gli scienziati californiani l'hanno battezzata smart dust, "polvere intelligente". Il Pentagono la definisce "Ia tecnologia strategica dei prossimi anni". Un giorno cambierà Ia nostra vita; intanto sta già cambiando il modo di combattere la guerra e potrebbe avere un test decisivo in Iraq. Il pulviscolo intelligente è composto di miriadi di computers microscopici. Ognuno misura meno di un millimetro cubo, ma incorpora sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie.

Invisibile ed imprendibile, la polvere di intelligenze artificiali si mimetizza nell'ambiente e capta calore, suoni, movimenti. Può essere diffusa su territori immensi e sorvegliarli con una precisione finora sconosciuta. Sa spiare soldati, stando loro incollata a loro insaputa, segnala armi chimiche e nucleari, intercetta comunicazioni, trasmette le sue informazioni ai satelliti.

Dietro la polvere intelligente c'è uno dei più potenti motori del progresso tecnologico americano, la Defense Aduanced Research Projects Agency (Darpa) che è stata all'origine di innovazioni fondamentali, compresa Internet. E' il braccio scientifico del ministero della Difesa, gestisce finanziamenti federali distribuendoli alle migliori università, che, in cambio, collaborano ad accrescere la supremazia degli Stati Uniti nelle tecnologie avanzate. Per la smart dust la Darpa si è affidata al dipartimento di ingegneria elettronica e di informatica di Berkeley diretto da Shankar Sastry. Ci lavorano gli scienziati Kris Pister, David Culler ed un ricercatore italiano, Bruno Sinopoli. Gli elementi di base della loro costruzione sono i Merns, micro-elactro-mechanical systems. Sono micro-computers che integrano capacità di calcolo, parti meccaniche figlie della nano-robotica, più i sensori elettronici: cioè termometri, microfoni miniaturizzati, nasi e microspie che captano movimenti o vibrazioni. I Mems esistono da tempo, ora le ricerche ne hanno perfezionato la produzione a costi sernpre più bassi e questo apre l'opportunità per usarli in quantità enormi. I progressi della miniaturizzazione rendono i micro-apparecchi sempre più affidabili e ne allungano la vita, le batterie possono alimentarsi con le variazioni di temperatura o le vibrazioni. Il lavoro degli scienziati californiani ha fatto compiere ai Mems il salto verso la polvere intelligente. "Il risultato finale è costituito da networks invisibili disserninati nell'ambiente - spiega Bruno Sinopoli - che interagiscono fra loro e trasmettono informazioni".

La produzione è affidata ad un'azienda privata della Silicon Valley, la Crossbow, che mette già in mostra alcune applicazioni della polvere intelligente. Le più ambite, però, non le vedremo mai. Come sostiene la Darpa, la rivoluzione dei microsensori diffusi nell'ambiente "diventerà la primaria fonte di superiorità nei sistemi di armamento". L'obiettivo è dichiarato ufficialmente sul sito Intemet della Darpa www.darpa.mil, perché per lavorare con gli scienziati di Berkeley anche i militari devono adottare certe regole di trasparenza. Si tratta di dispiegare in massa sensori remoti per scopi di ricognizione e sorveglianza del teatro di battaglia".

Scie chimiche in AfghanistanL'informazióne non è stata divulgata dalla Difesa, ma gli scienziati californiani non hanno dubbi: la polvere intelligente ha già fatto la sua prima apparizione su un vero campo di battaglia in Afghanistan, dove gli americani hanno cosparso nubi di smart dust sulle zone più impervie e montagnose. Il prossimo test potrebbe essere l'Iraq dove, in caso di intervento militare - e anche molto prima - la polvere intelligente verrà cosparsa dal cielo e finirà mimetizzata nella sabbia del deserto per monitorare spostamenti di truppe, artiglierie o rampe dei missili Scud.

I Mems potrebbero fare la loro comparsa anche incorporati nelle nuove tute da combattimento dei marines. È un altro progetto per il quale il Pentagono ha stanziato 700 milioni di dollari: fabbricare una tuta leggera fatta di nuovi materiali adatti alle condizioni nel deserto, ma dotata di sensori intelligenti nelle sue fibre. Una corazza agile per i climi torridi, capace di fermare i veleni delle armi chimiche e di monitorare la salute dei militari esposti ad aggressioni batteriologiche. I sensori elettronici visibili ai raggi infrarossi garantiscono poi il riconoscimento tra i soldati americani nei combattimenti notturni, in modo da evitare le vittime del "fuoco amico".

Scie chimiche nel Nord-Est ItaliaLa polvere intelligente non è stata pensata solo per la guerra. Il gruppo di scienziati di Berkeley ha commciato a utilizzare il pulviscolo di micro-computer per fini pacifici. Sparsi nelle foreste della California, hanno il compito di sentinelle anti-inquinamento e nella prevenzione degli incendi; grazie alla loro ubiquità sentono e segnalano all'istante le minime fonti di calore. I networks di sensori intelligenti della smart dust hanno fatto il loro esordio in funzione antisismica: l'università califomiana li sta sperimentando in alcuni immobili per verificare come le strutture reagiscono internamente alle scosse di terremoto; la precisione di queste micro-apparecchiature consente di percepire lesioni interne che sfuggono agli occhi più esperti, ma possono minare la resistenza degli edifici.

Un altro campo promettente sembra essere quello della home automation, o casa intelligente. Spalmata sui muri con la vernice, una miriade di micro-computer consentirà di auto-regolare la temperatura e la luminosità dell'ambiente in modo da eliminare ogni spreco di energia. Sempre che non finisca per spiare chi in casa ci abita. A finanziare ricerche sulle applicazioni della smart dust con i fondi federali non c'è più solo il Pentagono. Ora è sceso in campo anche un fondo di venture capital che nella Silicon Valley tutti conoscono bene: si chiama In-Q-Tel ed è una filiale della Cia.


Fonte: "la Repubblica" di giovedi 31 ottobre 2002

Un particolare ringraziamento a Saimon per la segnalazione

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Sunday, September 23, 2007

Attraverso le scie chimiche stanno diffondendo nano macchine.

Tratto da

http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

Il rapporto Staninger (Prima parte)

Nano smart dust - polvere intelligentePubblichiamo la prima parte della relazione della dottoressa Hildegarde Staninger. Lo studio è stato presentato il 6 settembre 2007, durante il convegno internazionale svoltosi nell'ambito del National Registry of Environmental Professionals di San Antonio, Texas.


Necesse est ut scandala veniant


Morgellons: Nano-911 A Foreign Invader

by Dr. Hildegarde Staninger

Presented at the
National Registry of Environmental Professionals
2007 Annual Conference, September 6, 2007, San Antonio, Texas

www.nrep.org

MORGELLONS: A NANO-911 FOREIGN INVADER
by Hildegarde Staninger, Ph.D., RIET-1
Integrative Health Systems, LLC, 415 3/4th N. Larchmont Blvd.,
Los Angeles, California 90004
Tel: 323-466-2599

Fax: 323-466-2774


Si profila all’orizzonte una malattia ambientale che aggredirà molte persone e l’ambiente del futuro. Il suo impatto sarà maggiore rispetto a quello del DDT, del PCB e dell’amianto. Questa patologia è il Morgellons: un invasore nano-tecnologico in stile 9 11. Ha molti nomi: malattia delle fibre, malattia del mistero, parassitosi immaginaria e sindrome dermatologica sconosciuta. Esistono 93 sintomi visibili. E’ una malattia silenziosa, intelligente, luccicante, alimentata da batterie che contengono metalli. Quando colpisce la vittima, si avverte come una scheggia di vetro che trafigge la pelle. E' come una scheggia centocinquanta volte più piccola di un virus, invisibile ad occhio nudo. Essendo una trafittura così silenziosa, solo chi è stato aggredito, ne conosce la vera natura. Di origine umana, questi materiali nano-tecnologici, in grado di assemblarsi autonomamente, possono essere usati per creare farmaci, prodotti chimici, nervi artificiali, cervelli artificiali, pseudo-pelle e sistemi elettronici molecolari. Sì! Il morbo è stato modellato sulla base delle meraviglia della natura, ma è al 100 % di origine umana.


Diffusione del morbo nel mondo - Ogni giorno 1000 nuovi casi

La pozione nanotecnologica è stata versata da un alambicco da cui sono fuoriuscite disgrazie nascoste dietro un'apparenza di insospettabile innocuità.

Estratti dalla relazione MORGELLONS: A NANO-911 FOREIGN INVADER

Introduzione agli invasori chimici

Smart dust - Polvere intelligentePiante, uomini ed animali sono costantemente esposti, nel loro ambiente, ad una vasta gamma di sostanze chimiche estranee agli organismi naturali. Queste sostanze possono essere di origine naturale o umana. In genere i composti lipofilici sono facilmente assorbiti attraverso la pelle, i polmoni o il tratto gastrointestinale. Un’esposizione costante o anche intermittente a queste sostanze lipofiliche potrebbe sfociare in un loro accumulo nell’organismo, a meno che non siano presenti mezzi per l’eliminazione. Inoltre, le sostanze chimiche possono essere espulse attraverso l’urina, la bile, le feci, l’aria espirata e la traspirazione. Tranne che per l’espirazione, la facilità con cui i composti chimici sono eliminati dall’organismo, dipende in larga misura dalla loro solubilità in acqua. Questo è particolarmente vero per le sostanze chimiche non volatili, che sono eliminate con l’urina e le feci, le vie prevalenti di espulsione. I composti lipofilici, che sono presenti in questi fluidi, tendono a diffondersi nelle membrane cellulari e ad essere riassorbiti, mentre i composti solubili in acqua vengono espulsi. In questo modo si spiega perché le sostanze lipofiliche possono accumularsi nell’organismo: esse sono facilmente assorbite, ma scarsamente escrete.

Fortunatamente gli organismi animali hanno sviluppato una serie di processi chimici che convertono i composti lipofilici in metaboliti solubili in acqua. Questi processi sono definiti “biotrasformazioni” e sono di natura enzimatica. Si potrebbe mettere in rilievo che la biotrasformazione è la somma di quei processi attraverso i quali un agente estraneo, come una sostanza chimica, è soggetto ad un cambiamento chimico per opera degli organismi viventi. Questa definizione implica che una particolare sostanza chimica può essere sottoposta ad un certo numero di processi. Ciò può significare che la molecola principale è modificata chimicamente o che un particolare metabolita del composto principale, può essere soggetto ad una modificazione supplementare. Il risultato finale delle reazioni di biotrasformazione è che i metaboliti sono chimicamente distinti dal composto principale. I metaboliti sono, di solito, più idrofilici del composto principale. La solubilità in acqua riduce la capacità del metabolita di scindersi in membrane biologiche e questo riduce la distribuzione dei metaboliti nei vari tessuti, diminuisce i metaboliti renali e, infine, favorisce l’espulsione delle sostanze chimiche attraverso l’urina, la bile e le feci.

Il Morgellons è una malattia che colpisce uomini ed animali con circa 93 sintomi. Gli uomini colpiti da questo morbo, rintracciano fibre colorate che crescono sotto pelle nonché lesioni da cui trasuda un materiale simile al gel o possono avere la sensazione di una scheggia di vetro che trafigge il derma come un ago. L’esame tossicologico dei campioni estratti da un paziente cui è stata diagnosticata questa sindrome e che aveva subìto un’operazione al ginocchio, rivelavano che il campione conteneva silicone e silica. Ulteriori analisi di questi campioni, eseguiti usando la tecnologia Micro Raman, rivelarono che le fibre erano composte da due parti di poliestere, come una cannuccia di plastica terminante in una testa di silicone. Il poliestere è un materiale sintetico. E’ nylon con un altro nome. Il nylon è un composto lipofatico, proprio come il silicone. Inoltre, fibre di polietilene sono state trovate nei talloni e nei piedi di alcuni pazienti. La differenza tra questi composti e quelli prodotti industrialmente è la seguente: i primi sono di nano dimensioni.

Nano-dimensione significa che lo zero è seguito da nove decimali. E’ inferiore alla larghezza di un capello umano. Com’è possibile che qualcosa di così piccolo sia tanto dannoso alle persone? I nano-materiali, che hanno molteplici usi, come la polvere intelligente, i nano-gel, i punti quantici, i nano tubi, i nanofili, sono parte di un campo in espansione della nonotecnologia. Se qualcosa è così piccolo da non stimolare il sistema immunitario a reagire ad un’aggressione esterna, si verificherà una reazione cellulare tossicologica. Questi materiali sono stati trovati nel paziente che aveva subìto l’operazione al ginocchio. Il paziente aveva delle fibre blu che non bruciavano a 1400° F ed indurivano il gel che causava le lesioni. Questi campioni erano correlati ad una patologia tossicologica.

Non importa quale sia l’agente biologico o chimico, l’organismo si è adattato per proteggersi e per espellere il materiale tossico, tuttavia esso non è pronto ad un invasore nano-tecnologico, poiché è un nemico invisibile. Normalmente l’organismo ricorrerebbe alla biotrasformazione e rimuoverebbe il materiale tossico, ma non nel caso del Morgellons, che sembra avere un’intelligenza propria, visto che crivella l’organismo con le sue fibre e lo aggredisce con una continua auto-replicazione.


Traduzione di Zret e Straker

Si ringrazia il gentilissimo dott. Ginatta per la segnalazione

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posted by :: Straker :: at sabato, settembre 22, 2007 | 6 comments links to this post

Wednesday, September 12, 2007

Un altro drone sopra Arezzo?! Secondo me si

Un altra foto che fa sospettare di strane attività sopra i nostri cieli, ho voluto comprimere la foto per evidenziare la stranissima sagoma di questo aereo.
Confrontate la somiglianza.

UFO?sicuramente qualcosa di strano c'è anche mentre il cielo è pieno di scie chimiche.














Un'altro strano oggetto sopra i cieli di Arezzo durante una mattinata di irrorazione, sembra un drone con motore ad elica posteriore.
Ho scoperto quest'oggetto casualmente ingrandendo la foto.
Volevo fotografare le scie e ho preso anche lui.

Orb sopra i cieli di Arezzo





















Questa foto è stata scattata durante un sorvolo da parte di tre aerei, che contemporaneamente, ma con rotte diverse, stavano irrorando la campagna toscana.
Nelle vicinanze dell'aereo si è presentatata una sfera metallica che si muoveva in senso inverso a circa 4 o 5 volte la velocità dell'aereo.
Il caso a voluto che venisse ritratta nel primo scatto, che riguardava l'attività dell'aereo, e non nel secondo quando mi sono accorto della sfera. La mia Nikon non ha messo a fuoco e mi sono perso l'occasione di immortalare la sfera, fortunatamente lo avevo già fatto, senza rendermene conto, nel fotogramma precedente.
L'orb ha fatto perdere le sue tracce in circa 3 secondi.