Monday, December 31, 2007

Wednesday, October 31, 2007

Il G8 di Genova da stato di diritto a stato di polizia.

Non è questione di politica, la destra, la sinistra e quant'altro, esse sono solo categorie dove inquadrare le persone e omologarle sotto una forma di controllo, una sorta di dividi et impera, è un problema di libertà, di umanità e di tante bugie.
Quel giorno, tra la cialtronaggine tipica delle nostre istituzioni e una chiara volontà di aggredire e provacare, venne deciso che il diritto vale solo quando fa comodo a chi governa e a chi fa finta di essere all'opposizione.
Oltre alle immagini televisive, che testimoniano aggressioni brutali e senza motivo, provocazioni di ogni genere, uso di armi non regolamentari, torture nella caserma di bolzaneto, ci sono una lunga serie di testimonianze agli atti del processo nelle quali funzionari di polizia raccontano di essersi travestiti da black block, di aver confezionato spranghe e prove false e su queste prove di essersi sentiti autorizzati a fasciare i denti a persone indifese, certo lo si può fare sono anni che in Italia si fà: rapido 904, strage di bologna, piazza fontana, piazza della loggia, ustica, omicidio mattei, uno bianca e via discorrendo.................sempre la solita salsa.

Problema-Reazione-Soluzione

E' sempre la solita strategia:
creo il problema: blindo una città, creo tensioni sociali, le acuisco infiltrando agenti tra i pochi violenti, devasto qualche vetrina....aggredisco i dimostranti.....
innesco la reazione: aspetto la reazione dei dimostranti, creo false prove come pretesto per azioni efferate.....
souzione: aggredisco, arresto, torturo, uso armi non regolamentari e quando ci scappa il morto dopo che ho provocato una parte del corteo....altero la scena del delitto.

La stessa cosa è successa per l'11 settembre: le ruspe hanno ripulito tutto in gran fretta e l'acciaio è stato spedito in cina per essere fuso.

Tutto ciò si verifica sempre quando si deve nascondere qualcosa.

Guardate il filmato su Carlo Giuliani: filmato

Tutto questo per dire che è saltata la commissione d'inchiesta parlamentare, perchè tra gli esseri peggiori che fanno parte di questa dimensione ci sono i politici soprattutto i nostri che si aiutano sempre quando si tratta di non cambiare mai niente.

Ho veramente la nausea!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lo dice anche il Parlamento Europeo se lo dice il Super Stato Fascista Monetario ci possiamo credere:

A Genova sospesi i diritti fondamentaliE' stata approvata dal Parlamento Europeo la Relazione sulla situazione dei diritti fondamentali nell'Unione europea per il 2001: Il Parlamento europeo, "[...] deplora le sospensioni dei diritti fondamentali avvenute durante le manifestazioni pubbliche, ed in particolare in occasione della riunione del G8 a Genova, come la libertà di espressione, la libertà di circolazione, il diritto alla difesa, il diritto all'integrità fisica" e inoltre, "esprime grande preoccupazione per il clima di impunità che sta sorgendo in alcuni Stati membri dell'Unione europea (Austria, Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Svezia e Regno Unito), in cui gli atti illeciti e l'abuso della violenza da parte degli agenti di polizia e del personale carcerario, soprattutto nei confronti dei richiedenti asilo, dei profughi e delle persone appartenenti alle minoranze etniche, non vengono adeguatamente sanzionati ed esorta gli Stati membri in questione a privilegiare maggiormente tale questione nell'ambito della loro politica penale e giudiziaria". Scarica il documento integrale della Relazione o leggilo direttamente dal sito dell'EuroparlamentoScarica la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea o leggilo direttamente dal sito dell'Europarlamento
L'Europarlamento critica l'Italia sui diritti umani - La Repubblica - 15 gennaio 2003 Amnesty International nel suo rapporto su Genova ha scritto: "nel luglio del 2001 vi fu in Italia una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia recente": Leggi i documenti di Amnesty International
Rapporto: Operazioni di polizia durante le manifestazioni del G8
Lettera del Segretariato Internazionale di Amnesty International al Primo Ministro Italiano
Amnesty International - Comunicato Stampa 31/07/2001
Amnesty International - Comunicato Stampa 22/07/2001

...............Dimenticavo se avete tempo cercate le spiegazione della traettoria della palottolla che ha ucciso Carlo Giuliani mi sembra di sentire le parole della commissione Warren che spiega la traettoria della pallotta che uccise Kennedy, o questi periti li scelgono cerebrolesi o li addestrano di proposito.

Monday, October 22, 2007

Veleni non visibili e controllo della mente: le conferme!!!

Oltre al fatto che non piove, ho notato che i simpaticoni hanno cambiato strategia: aereosol persistente notturno, aeresol poco persistente diurno, aereosol invisibile ed estremamente volatile diurno. Mi sto attrezzando per filmare e produrre qualcosa di qualità, per ora accontentatevi di zret!!!.....stanno spargendo di tutto sostanze psicotropiche cocaina, virus, antrace...................vi siete mai chiesti il perchè di certi omicidi senza un movente certo.............si chiama controllo della mente, ormai c'è un'ampia bibliografia e testimonianze......adesso lo stanno attuando su scala planetaria............prima lo hanno sperimentato sui singoli uno è Paolo Dorigo.
Gli sono stati impiantati alcuni chip nel cervello e i referti medici lo confermano date un'occhiata al suo sito....opinioni politiche apparte andate a leggere quello che gli hanno fatto e ricordatevi che anche Clinton ha ammesso che il Governo Americano ha praticato questo tipo di sperimentazioni......................le scie sono anche questo!!!....controllo della mente lo hanno usato è ancora in atto:

http://www.paolodorigo.it/index-links1.htm


Filmato della Tac di Paolo Dorigo ecco i suoi corpi estranei nel cervello:



Tratto da zret:

Molte volte sono stati avvistati, ripresi e fotografati aerei che incrociavano a bassissima quota, specialmente sopra i centri abitati: questi velivoli non generano (almeno così appare) alcuna scia. Il fenomeno ha suscitato perplessità ed inquietudine, poiché è noto che gli aeroplani civili e militari devono volare ad alta quota per risparmiare carburante: infatti a notevole altitudine l'aria, essendo molto rarefatta, oppone scarsa resistenza al velivolo. Allora per quale motivo gli aerei suddetti, di cui ad occhio nudo si possono scorgere molti particolari, sorvolano le città al di sotto dei 2000 metri?

Tra l'altro, in tal modo questi tankers diventano facilmente visibili e se ne può udire anche il rombo. Dopo decine di appostamenti, siamo riusciti ad immortalare uno dei mostri volanti dal cui piano di coda fuoriesce una scia quasi invisibile: la scansione elettronica dell'immagine mostra, invece e senza alcun dubbio, un rilascio di qualche gas.

A questo punto i nostri sospetti relativi alla stranezza rappresentata dai frequentissimi sorvoli ad altitudini in contrasto con le normative ENAC, trovano conferma in un filmato del quale vi mostriamo alcuni fotogrammi. I detrattori dovranno ora ricredersi e dovranno tentare di spiegare con argomentazioni valide il motivo di questo ennesimo, inquietante aspetto del problema chemtrails.

Che cosa spargono gli avvelanatori al soldo dei governi? Insetticidi? Elementi radioattivi? Sostanze soporifere e psicotrope in grado di inebetire la popolazione o, a volte, di renderla irritabile e violenta?

E' un caso se, come riportano in modo ossessivo i vergognosi media di regime, sovente negli autori di incidenti stradali sono trovate, in seguito alle analisi, tracce di sostanze stupefacenti? Forse sono sostanze diffuse con le scie chimiche nell'ambito di un'attività di controllo mentale attuata già con le onde elettromagnetiche. Tempo fa il C.N.R. reperì residui di cocaina nell'aria della capitale: si favoleggiò di tossicodipendenti che, spandendo la polvere bianca sugli specchietti degli scooters (sic), erano all'origine del misterioso fenomeno. Prescindendo da ciò, è evidente che i demoni diffondono una miscela di veleni. Scia visibile o invisibile, poco importa. La pozione venefica quotidiana è assicurata.

Wednesday, October 17, 2007

Attacco chimico a suon di Scie

Nebbia Chimica e Nuvole HAARP:

Ancora ubriacati dalla farsa delle primarie abbiamo subito un vero e proprio attacco chimico a suon di scie con formazione nel pomeriggio di nebbia chimica e del solito tramonto artificiale al bario e alluminio.
Come al solito ho chiamato i Carabinieri del NOE e stavolta mi è capitato un simpatico e gentile appuntato, che si è scritto tutto della mia segnalazione mi ha detto che in procura c'è già un esposto e che ci vorrebbero più cittadini come me!!!uahu peccato che quasi tutti i miei coetanei da queste parti sono ormai fatti di coca!!! ma questa è un altra storia, comunque alla fine del salmo non piove più le nuvole sono finte l'aria irrespirabile e il cielo non è più azzurro o almeno sopra casa mia si grazie ai miei 7 cannoni orgonicio attivi e passivi che stanno combattendo un guerra quotidiana per il recupero dell'ambiente.

Vi ricordate l'ufo che ho fotografato a san remo ne hanno filmato uno identico durante un'irrorazione chimica da parte del solito tanker.

Ecco le immagini promesse:

Aerosol Notturno













Scie nei cieli toscani














Vi ricordate l'ufo guardate il filmato di zret e ditemi se non sono gli stessi oggetti che ho fotografato ripetutamente anche io: guarda video e confronta

Monday, October 15, 2007

Il Cellulare e i suoi danni

Tratto da acquaemotion

Il telefono cellulare - Danni da radiazioni elettromagnetiche

(In corsivo integrato articolo di Foster)

Parliamo del nostro più caro amico che da una decina di anni oramai ci accompagna costantemente tutto il giorno, da un buon risveglio alla mattina sino alle coccole con dolci microonde durante la notte appoggiato lì sul comodino affianco a noi. Puntualmente a ritmo ciclico, escono studi e ricerche promossi ed effettuati da importanti università o centri di ricerca circa la non correlazione causata dall'uso dei cellulari e il sorgere o amplificarsi di malattie altamente degenerative. Per ogni piccolo ricercatore che asserisce la grande pericolosità di questi apparecchi sono pronti orde di altri ricercatori, medici, luminari (?) e studiosi pronti ad apparire sulle stampe e tv di mezzo mondo, e smentire tutto o meglio dimostrare tutto il contrario di tutto.
Se volete voi fidatevi pure di queste ricerche e finite di leggere l'articolo qui ^_^!

Io intanto riporto qui i risultati delle mie ricerche eseguite sulla rete, e mi raccomando tenete ben aperte le finestre perchè alla fine dell'articolo penso che qualcuno stabilirà il record mondiale di lancio di un telefono cellulare dal balcone ;-)

● Sintomi soggettivi riportati dopo un uso prolungato del cellulare
Diversi sono i sintomi soggettivi riscontrati dopo un uso prolungato nel tempo del cellulare: vertigini, disagio, difficoltà di concentrazione e memoria, fatica, calore all'orecchio e dietro allo stesso, sensazione di bruciore al volto. Alcuni studi scandinavi hanno coinvolto 6379 utenti di telefoni GSM e 5613 di telefoni NMT (analogici) in Svezia e 2500 utenti di un gruppo e dell'altro in Norvegia (Sandstrom et al., 2001; Wilen et al., 2003). Questi studi tenevano conto dell'assorbimento di energia (SAR) nelle strutture cerebrali adiacenti all'orecchio e del tempo di utilizzo giornaliero dell'apparecchio, stimato in base al numero delle chiamate e alla loro durata. La conclusione raggiunta è che alcuni sintomi soggettivi come vertigini, disagio e calore dietro all'orecchio sono correlati ad elevati valori di assorbimento di energia (>0,5 W/Kg) e a lunghe e ripetute chiamate giornaliere.

● L’uso frequente dei telefoni cellulari nei giovani potrebbe danneggiare nel cervello le sedi dell’apprendimento, della memoria e del movimento.

● Gli utilizzatori di lunga data dei cellulari hanno significativamente più probabilità di sviluppare un certo tipo di tumore cerebrale sul lato della testa accostato al cellulare. Lo rivela una nuova ricerca.
I risultati sembrano indicare rischi per la salute nelle persone che hanno usato regolarmente i cellulari da più di 10 anni. Uno studio su larga scala ha trovato che coloro che hanno usato regolarmente i cellulari per più di 10 anni erano quasi il 40% più esposti allo sviluppo di tumori del sistema nervoso, detti gliomi, in prossimità della zona dove viene tenuto il telefonino

● Portare il cellulare attaccato alla cintura dei pantaloni o in tasca potrebbe non essere una buona idea. Ad affermarlo sono gli studiosi ungheresi che da qualche tempo stanno studiando la possibilità che l'uso del telefonino riduca la fertilità maschile

Dopo aver attraversato la pelle, i muscoli del viso e le ossa del cranio, queste onde elettromagnetiche arrivano a 2 cm. di profondità dalla regione più superficiale, ma anche la più sensibile del cervello, il cortex o corteccia cerebrale. L'energia elettromagnetica è convertita in calore (altra forma di energia) provocando un aumento della temperatura del tessuto cerebrale. A livello della corteccia cerebrale questo aumento e di circa 1°C", spiega Luc Verschaeve, del gruppo di ricerca di Anne-Marie Maes, al "Vlaamse Intelling Voor Techonologisch Onderzoek" di Mol (Belgio). Tutto succede esattamente come in un forno a micro-onde, tranne che qui è il centro nevralgico del corpo umano che subisce il riscaldamento."Se si telefona regolarmente per lunghi periodi, non è impossibile che l'effetto termico finisca per ledere l'ADN cellulare e provocare dei tumori cancerogeni", precisa il Dott. Luc Verschaeve. In effetti l'ADN dei cromosomi porta i geni che programmano l'insieme delle caratteristiche della vita: é sufficiente che uno di loro sia leso perché i meccanismi vitali siano perturbati.

"Perché un cancro appaia è necessario che l'alterazione dell'ADN si situi a livello del gene che è all'origine della proteina p53", precisa Caroline Movret-Lalle, ricercatrice del "Centro di lotta contro il cancro Leon-Bérard" di Lione. "Questo gene è detto "soppressore di cancro", perché la proteina p53 che esso induce si oppone alla cancerizzazione della cellula quando questa è aggredita. Quando questo gene é leso, la proteina p53 é deficiente e non produce più il genone".

Le radiazioni dei cellulari (e dei ripetitori) interferiscono con il DNA delle cellule e col loro meccanismo di riparazione (Journal of Cellular Biochemistry).

Avete mai visto un topo con un cellulare?

Io a dire la verità ancora no :) ma una ricerca su questi animaletti che sempre più spesso vengono usati come cavie hanno dato una significativa risposta allo studio della grande pericolosità delle onde emesse che ho trovatoqui, ricerca effettuata da un'equipe australiana del "Royal Adelaide Hospital" diretto dal Dott. Michael Rapacholi. Questi lavori sono stati pubblicati in "RADIATION RESEARCH", una rivista scientifica di alto livello.
I topi, sviluppano rarissimamente il cancro, anche nelle peggiori condizioni ambientali. I ricercatori hanno dunque utilizzato dei topi geneticamente programmati per sviluppare un linfoma, cancro del sistema linfatico. Due lotti di 101 topi sono stati costituiti. Uno é stato esposto per 18 mesi a dei campi elettromagnetici della stessa potenza di irradiazione dei cellulari mentre un gruppo-testimone era lasciato in condizioni normali. Fra i topi sottoposti a irradiazione elettromagnetica, 43 hanno sviluppato un linfoma contro 22 del gruppo testimone. Questi risultati sono stati contestati dai fabbricanti di cellulari i quali hanno fatto valere che siccome gli animali erano stati programmati per sviluppare un cancro. non si poteva attribuire i tumori alle onde elettromagnetiche. Ciò non toglie che l'esposizione alle onde provoca due volte più cancri. In ogni modo é generale che tutti i risultati che mettono in causa la telefonia mobile siano sistematicamente contestati e rifiutati dai fabbricanti di portatili.

Il Dott. Henry Lai, che lavorava sotto contratto con "WIRELESS TECHNOLOGY RESEARCH" (WTR), una società sotto tutela dei fabbricanti di cellulari, si é visto rifiutare la pubblicazione dei suoi lavori perché smentivano il credo dei fabbricanti. Per due volte la società WTR gli ha ritornato le copie affinché gli portasse dei ritocchi:
"Mi chiedevano di interpretare diversamente i miei risultati per renderli più favorevoli al telefono cellulare", scatta il ricercatore. La stessa disavventura é accaduta alla biologa Ross Adey che effettuava degli studi per conto di "MOTOROLA", uno dei giganti mondiali della telefonia mobile. Poiché il fabbricante rifiutava di ammettere le sue conclusioni, cioè l'effetto nocivo delle onde elettromagnetiche sugli animali di laboratorio, ha preferito far cessare la sua collaborazione scientifica "

Prima ancora di risolvere il problema della fame, della carenza di acqua e miglioramento delle condizioni di vita cari elettori io vi prometto:

Un cellulare per ogni abitante di questo pianeta!


Questa notizia è del 5 Giugno del 2006
"Il mercato dei telefoni cellulari va a gonfie vele: 224 milioni di unità vendute nel mondo nel primo trimestre del 2006. C'è stato un incremento nelle vendite del 23,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I dati sono forniti dalla società di ricerche Gartner che prevede che entro la fine dell'anno le vendite sfioriranno il miliardo di pezzi (960 milioni di unità). Il risultato incoraggiante non deriva certo da Europa dell'ovest o Nord America, dove si registra una certa stagnazione se non calo, ma piuttosto dai cosiddetti mercati emergenti."

Fatevi due conti ora capite perchè i cellulari ora fanno bene ora fanno male?
Niente di nuovo sotto il sole dunque.
A quale conclusione si può arrivare?
Che cellulare buono è un cellulare spento! ^_^

Titolo originale: The Largest Biological Experiment Ever
Fonte: www.eldoradosun.com
Traduzione di Amanda Adams "La Leva di Archimede"

"Segnalato da "Foster - Titolo originale: The Largest Biological Experiment Ever
Fonte: www.eldoradosun.com
Traduzione di Amanda Adams "La Leva di Archimede"

Nel 2002, Gro Harem Brudtland, allora capo del WHO (World Health Organization), disse ad un giornalista norvegese che i cellulari erano stati banditi dal suo ufficio a Ginevra perché se un telefono cellulare era a meno di 4 metri di distanza si ammalava.

La signora Brundtland è un medico e il precedente Primo ministro della Norvegia. Questa sensazionale notizia, pubblicata il 9 marzo del 2002 da Dagbladet, fu completamente ignorata da tutte le altre testate giornalistiche nel mondo. La settimana seguente un suo dipendente, Michael Repacholi, responsabile del progetto internazionale EMF (campi elettromagnetici), minimizzò pubblicamente le preoccupazioni del suo diretto superiore. Cinque mesi dopo, per ragioni che molti sospettano legate all’annuncio riportato in precedenza, la signora Brundtland ha dato le sue dimissioni dal comando del WHO dopo appena un mandato.

Niente potrebbe dimostrare più chiaramente la schizofrenia collettiva di quando si parla delle radiazioni elettromagnetiche. Rispondiamo a tutti quelli preoccupati per la loro salute (come fa intendere il progetto EMF), ma ignoriamo ed emarginiamo coloro, come la Sig.ra Brundtland, che ne hanno già subito i danni.

Come consulente degli effetti sulla salute della tecnologia wireless, ricevo chiamate che possono essere approssimativamente suddivise in due gruppi: le persone solamente preoccupate, che chiamerò gruppo A, e quelle già ammalate, che chiamerò gruppo B. A volte vorrei organizzare una conferenza telefonica ed invitare i due gruppi per farli confrontare, abbiamo bisogno di una comprensione globale del problema in quanto siamo sulla stessa barca. Un individuo del gruppo A, preoccupato, solitamente chiede il tipo di protezione da usare sul cellulare ed il tipo di auricolare. A volte chiede anche qual è la distanza che ci dovrebbe essere tra la sua abitazione ed un ripetitore. Un individuo del gruppo B, ammalato, vuole sapere quale protezione usare per la sua casa, come si può curare o, sempre più di frequente, in quale parte del paese trasferirsi per salvarsi dalle radiazioni.

Questo articolo è stato scritto come un piccolo manuale, prima di tutto per mettere tutti sulla stessa linea d’onda e poi per chiarire alcune cose in modo che si possano effettuare scelte razionali verso un mondo più sano.

Elementi fondamentali

La cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i computer senza fili (portatili), i telefoni cordless e le loro unità base e tutti gli altri apparecchi senza fili. Se è un apparecchio di comunicazione e non è connesso ad un filo, emette radiazioni. La maggior parte dei sistemi Wi-Fi ed alcuni cordless usano la stessa frequenza dei forni a microonde, altri invece usano frequenze diverse. I dispositivi Wi-Fi sono sempre accesi ed emanano in continuazione radiazioni come le unità di base dei cordless che emanano radiazione anche quando il telefono non è in uso. Un telefono cellulare acceso, seppure non in uso, emana in continuazione radiazioni. Per non parlare dei ripetitori, logicamente sempre attivi.

A questo punto potresti domandare quale è il problema. Gli scienziati normalmente suddividono lo spettro elettromagnetico in “ionizzanti” e non “ionizzanti”. Le radiazioni ionizzanti, che includono i raggi x e le radiazioni atomiche, causano il cancro. Le radiazioni “non ionizzanti”, tra cui le microonde, dovrebbero essere innocue. Questa distinzione mi ricorda la propaganda dell’Animal Farm di George Orwell: “Quattro gambe buono, due gambe cattivo”. – L’affermazione “Non ionizzante buono, Ionizzante cattivo” è poco affidabile.

Una volta un astronomo, scherzò sull’eventualità che se Neil Armstrong avesse portato un telefono cellulare sulla luna nel 1969, ci sarebbe apparsa come la terza più potente fonte di radiazioni microonde nell’universo, preceduto solo dal sole e dalla via lattea. Egli aveva ragione. L’evoluzione della vita sulla terra è avvenuta con livelli trascurabili di radiazioni microonde.
Un numero crescente di scienziati asserisce che le nostre cellule usano le microonde per comunicare tra loro, come il sussurro di un gruppo di bambini al buio e che i cellulari interrompono bruscamente questa loro comunicazione. Comunque, sta di fatto che siamo tutti quanti bombardati da una quantità di microonde che superano di dieci milioni di volte la media naturale del passato, ogni giorno, se usiamo o non usiamo il cellulare. Sta di fatto, anche, che la maggior parte delle radiazioni proviene dalle tecnologie create dal 1970 ad oggi.

Per quanto riguarda i cellulari, avvicinandoli alla testa danneggi il tuo cervello in vari modi. Per prima cosa, pensa ad un forno a microonde. Il telefonino, come il forno a microonde e a differenza di una doccia calda, riscalda dall’interno, non dall’esterno. Non ci sono sensori per avvisarti del riscaldamento graduale del cervello in quanto la nostra evoluzione non è avvenuta in presenza di radiazioni microonde. Inoltre, la struttura della testa e del cervello è talmente complessa e non uniforme che si creano all’interno di esso dei “punti caldi” dove il riscaldamento può superare dai dieci alle cento volte quello dei tessuti adiacenti. Questi cosiddetti punti caldi possono crearsi sulla superficie del cervello in prossimità del cranio, in profondità o addirittura a livello molecolare.

La FCC (Commissione Federale delle Comunicazioni USA) è incaricata di stabilire le norme che regolano l’utilizzo dei telefoni cellulari. Nell’imballaggio della maggior parte dei telefoni è esposto un numero chiamato SAR (Specific Absorption Rate) che dovrebbe indicare per ciascun modello di cellulare, la quantità di energia elettromagnetica assorbita dal cervello. Uno dei principali problemi, però, sono i parametri arbitrari sulla quale si basa la FCC. Sostengono che il cervello può sopportare un surriscaldamento fino a 1 grado C per ora. A peggiorare la situazione è la procedura scandalosa usata per dimostrare la conformità degli apparecchi a questi limiti per dare ad ogni modello di cellulare un numero SAR. La procedura standard per la misurazione del SAR consiste, strano ma vero, nella misurazione su una “testa fantasma”, un fluido omogeneo racchiuso in un contenitore a forma di cranio fatto di plexiglas. Voilà, nessuna zona calda! In realtà, le persone che usano il cellulare per svariate ore al giorno, stanno in continuazione surriscaldando zone del loro cervello. Tra l’altro i parametri creati dalla FCC sono stati elaborati da ingenieri elettrici e non da medici!

La barriera sanguigna del cervello

Il secondo effetto collaterale del quale vi vorrei parlare, che è stato provato nei laboratori, avrebbe dovuto di per sé essere abbastanza, per chiudere questa industria e spaventare chiunque convincendoli a non usare più i loro telefoni cellulari. Io lo chiamo la “prova schiacciante” contro i telefoni cellulari. Come la maggior parte degli effetti biologici delle radiazioni microonde, questo non ha niente a che fare con il riscaldare.

Il cervello è protetto da una griglia di passaggi stretti tra cellule adiacenti delle pareti dei capillari, la cosiddetta barriera sanguigna del cervello che, come una pattuglia di guardia, fa passare i nutrienti e blocca le sostanze tossiche. Dal 1988, nei laboratori di ricerca di un neurochirurgo svedese, Leif Salford, vengono eseguite diverse variazioni di questo semplice esperimento: delle cavie vengono esposte a radiazioni dei cellulari o di altri tipi di fonte di radiazioni microonde, in seguito questi ratti vengono sacrificati per esaminare l’albumina nel loro cervello. L’albumina è una componente del sangue che normalmente non attraversa la barriera sanguigna del cervello. La presenza di albumina nei tessuti del cervello è un segnale che dei vasi sanguigni sono stati danneggiati e che il cervello abbia perso una parte della sua protezione.

Questo è quello che hanno trovato costantemente i ricercatori negli scorsi 18 anni: le radiazioni di microonde in una quantità uguale alle emissioni di un cellulare hanno causato la dispersione di albumina nei tessuti del cervello. Un'unica esposizione per 2 minuti ad un normale telefonino ha provocato la dispersione di albumina nel cervello. In uno degli esperimenti, riducendo le esposizioni a 1/1000, i danni alla barriera sanguigna del cervello sono di fatto aumentati, dimostrando che i danni non sono proporzionali alla dose e che ridurre la potenza non renderà i telefoni cellulari più sicuri.
Alla fine, in una ricerca pubblicata nel giugno 2003, si è dimostrato che un’unica esposizione di 2 ore ad un cellulare, una sola volta nella vita, ha danneggiato definitivamente la barriera sanguigna del cervello; 50 giorni più tardi nell’autopsia è stato verificato che il 2% delle cellule del cervello dell’animale erano state distrutte, incluse le cellule collegate all’apprendimento, alla memoria e al movimento. Riducendo il livello di esposizione di 10 o 100 volte, per simulare la ridotta esposizione che si ha usando l’auricolare, allontanando il cellulare dal corpo o stando semplicemente nelle vicinanze di qualcuno che sta usando il cellulare, non ha cambiato il risultato della ricerca! Anche con la minima esposizione, la metà degli animali, mostrava un numero discreto o elevato di neuroni danneggiati.

Quali sono le implicazioni per noi? Due minuti al cellulare disturbano la barriera sanguigna del cervello, due ore al cellulare danneggiano definitivamente il cervello, le radiazioni “passive” potrebbero essere altrettanto dannose. La barriera sanguigna del cervello di un ratto è identica a quella dell’uomo.

Questi risultati eclatanti hanno creato talmente tanta agitazione in Europa che nel Novembre 2003 fu organizzata una conferenza sponsorizzata dall’Unione Europea, dal titolo “La barriera sanguigna del cervello – Può essere influenzata dalle interazioni delle onde elettromagnetiche?”, apparentemente per rassicurarci, quasi come lanciare un messaggio: “Stiamo facendo qualcosa!”. Realmente non hanno fatto niente, come non è stato fatto niente negli ultimi 30 anni.
Alan Frey, durante tutti gli anni ’70, fu il primo dei tanti a dimostrare che le microonde a basso livello danneggiano la barriera sanguigna del cervello. (2) Un meccanismo simile protegge l’occhio (barriera sanguigna dell’occhio) e il feto (barriera placentare), Frey ed altri dimostrarono che le microonde danneggiano anche queste barriere. (3) L’implicazione: Nessuna donna incinta dovrebbe usare il telefono cellulare.

Il Dott. Salford è molto schietto per quanto riguarda le sue ricerche. Definisce l’uso dei cellulari come “il più grande esperimento biologico mai esistito”, e ha avvertito pubblicamente che un’intera generazione di teen-ager potrebbero trovarsi a soffrire di deficit celebrali o di Alzheimer non appena raggiunta la mezz’età.

La malattia delle onde elettromagnetiche

Sfortunatamente, i cellulari non nuocciono solamente a chi li usa, e purtroppo non ci dobbiamo preoccupare solo del cervello. Il seguente sommario è stato preparato tenendo conto di un vasto numero di lavori scientifici sugli effetti delle onde elettromagnetiche (che comprendono anche le microonde), e delle esperienze di alcuni scienziati e medici da tutto il mondo, con i quali sono in contatto.

Gli organi più suscettibili alle radiazioni includono i polmoni, il sistema nervoso, il cuore, gli occhi e la ghiandola tiroidea. Le malattie legate a tali organi, come asma, disordini del sonno, ansia, ADD, autismo, sclerosi multipla, ALS, Alzheimer, epilessia, fibromi, fatica cronica, cataratte, ipotiroidismo, diabete, melanomi maligni, cancro del testicolo e attacchi di cuore, sono aumentate notevolmente negli ultimi decenni, ci sono numerose ragioni che fanno collegare tale incremento al notevole aumento delle onde elettromagnetiche nell’ambiente.
Le radiazioni microonde trasmesse dai ripetitori, sono state associate anche al diffuso seccarsi degli alberi, all’incapacità di riproduzione e la diminuzione di molte specie di uccelli, alle malattie e le deformazioni neonatali degli animali da fattoria. La documentazione a prova degli effetti biologici delle radiazioni microonde è molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. Sono sbalordito di come i rappresentanti dell’industria riescono a cavarsela dicendo che la tecnologia senza fili sia risultata innocua, o entrando ancora di più nel ridicolo, che non ci siano prove di dannosità.

Ho omesso dalla lista sopra una malattia: la malattia che ho io e “l’individuo del gruppo B”. Di seguito un riassunto storico. Negli anni ’50 e ’60 i lavoratori che costruivano, testavano e riparavano impianti radar, furono colpiti in larga scala da questa malattia. Così fu anche per chi, nelle industrie, costruiva o riparava forni e saldatrici a microonde. I sovietici lo hanno chiamato, giustamente, la malattia delle onde radio, ed hanno fatto ricerche approfondite a riguardo. Nell’occidente, l’esistenza di questa malattia è stata sempre negata, ma i lavoratori continuavano ad ammalarsi. Vedi le testimonianze in un’udienza del 1981 d’avanti al Congresso, presidiata dal rappresentante Al Gore, che illustrarono gli effetti dei forni e saldatori a microonde. Un altro episodio di “Stiamo facendo qualcosa!” ma realmente niente viene fatto.

Al giorno d’oggi con la proliferazione dei ripetitori radio e dei trasmettitori personali, la malattia si è diffusa come una piaga nella popolazione. La stima è che la malattia ha colpito 1/3 della popolazione, ma viene diagnosticata per quello che è, solamente quando ha disabilitato a tal punto l’individuo, che oramai non può più avere una vita sociale. Alcuni dei sintomi più comuni sono: insonnia, giramenti di testa, nausea, mal di testa, fatica, perdita di memoria, mancanza di concentrazione, depressione, dolori del torace, fischio nelle orecchie. I pazienti possono anche manifestare infezioni croniche a livello respiratorio, aritmie cardiache, sbalzi di pressione improvvise, sbalzi dei livelli dello zucchero nel sangue, disidratazione, e persino lesioni ed emorragia interna.

Quello che rende questa malattia così difficile da accettare, è che nessuna terapia potrebbe essere di successo se non si elimina l’esposizione alla causa, ma la causa ormai è ovunque.
Un sondaggio del 1998 del Dipartimento dei Servizi Salutistici della California, indica che nello stesso anno 120.000 californiani, di conseguenza 1 milione di americani, non hanno potuto lavorare per problemi relativi alle onde elettromagnetiche. (4) Il numero delle persone cosiddette elettro-sensitive sta aumentando sensibilmente in ogni paese del mondo. Sono marginalizzate, etichettate ed ignorate. Con la presenza di onde elettromagnetiche ovunque, raramente si riprendono e a volte si tolgono la vita.

Il Dott. Olle Johansson si riferisce agli ammalati dichiarando “Ci avvertono di un pericolo che c’è per tutti”. “Potrebbe essere un enorme errore sottoporre il mondo intero a radiazioni 24 ore al giorno”. Il Dott. Johansson, neuro-scienziato del famoso Istituto Karolinska a Stoccolma, dirige un gruppo di ricerca che sta documentando il peggioramento significativo della salute pubblica che ebbe inizio con l’introduzione in Svezia nel 1997 dei cellulari di seconda generazione a 1800MHz. (5,6)
Dopo un declino durato 10 anni, a fine 1997 il numero di permessi per malattia dei lavoratori svedesi è aumentato notevolmente, e nei 5 anni successivi i permessi sono più che raddoppiati.
Durante lo stesso periodo è raddoppiata anche la vendita di antidepressivi. Il numero di incidenti stradali, dopo una notevole riduzione negli anni precedenti, nel 1997 iniziò di nuovo ad aumentare. Dopo anni di declino i decessi per Alzheimer nel 1999 si alzarono di picco e sono quasi raddoppiati nel 2001. Considerando che l’Alzheimer richiede alcuni anni per svilupparsi, ecco risolto il ritardo di 2 anni a livello statistico.

Proliferazione incontrollata

Se i cellulari ed i suoi ripetitori sono mortali, i ripetitori radio e tv, con i quali abbiamo vissuto per più di un secolo, sono stati innocui? Nel 2002, Orjan Hallberg e Olle Johansson hanno scritto una relazione che analizza questa domanda dal titolo: “La tendenza al cancro durante il ventesimo secolo”. (7) Hanno trovato negli Stati Uniti, Svezia e dozzine di altri paesi, che l’aumento della mortalità per il melanoma della pelle e per il cancro della vescica, prostata, colon, seno e polmoni, erano quasi paragonabili all’aumento dell’esposizione pubblica alle onde elettromagnetiche negli ultimi 100 anni. Quando aumentavano i trasmettitori in una determinata zona, aumentavano anche i casi di quei tipi di cancro, quando i trasmettitori diminuivano, diminuivano anche i casi di cancro. Un’altra scoperta sensazionale, paese per paese, e località per località in Svezia, hanno trovato statistiche che provavano che i tumori causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche erano tanti quanto quelli causati dal fumo delle sigarette.

Questo mi porta a sottolineare un’incomprensione globale. La differenza più grande tra i ripetitori dei cellulari di oggi ed i ripetitori radio, non è la sicurezza bensì il numero. Il numero di ripetitori radio negli Stati Uniti, ancora oggi, è minore di 14000. Il numero di ripetitori per i cellulari ed i ripetitori Wi-Fi superano i centomila, e di cellulari, computer portatili, cordless e “walkie-talkie” se ne contano un centinaio di milioni. Inoltre si stanno moltiplicando senza controllo le istallazioni radar ed i network di comunicazione per le emergenze. Dal 1978, quando l’Agenzia per la protezione ambientale ha per l’ultima volta censito le onde radio negli Stati Uniti, l’esposizione urbanistica per ogni abitante alle onde elettromagnetiche è aumentata di 1000 volte, l’aumento maggiore c’è stato negli ultimi 9 anni. 8
Nello stesso periodo, l’inquinamento elettromagnetico si è esteso come la nebbia dalle città a tutto il pianeta.

Le vaste conseguenze di tutto questo sull’umanità sono ignorate. Dalla fine del 1990, è stata creato negli Stati Uniti, un’intera nuova classe di rifugiati ambientali. Abbiamo un numero, sempre maggiore, di persone ammalate o morenti, che, come me, stanno cercando un po’ di sollievo dalla sofferenza, abbandonano le loro case, alcuni vivono nelle macchine, nei rimorchi o in tenda senza fissa dimora. A differenza dei terremotati, nessuno fa alcun tentativo per alleviare le nostre sofferenze. Nessuno sta raccogliendo donazioni, magari per comprare una casa protetta, nessuno prende in considerazione la possibilità di rinunciare al proprio telefono cellulare, i loro portatili o i loro cordless in modo che possiamo avere anche noi dei vicini di casa.

Le persone preoccupate, e quelle ammalate non si sono ancora aperti l’un l’altro, però si pongono domande.

Una risposta al gruppo A: Nessuna barriera o auricolare può proteggerti dal tuo telefono cellulare o dal tuo cordless. Non c’è una distanza che può essere considerata sicura dai ripetitori. Se il tuo telefono cellulare, il tuo cordless o il tuo portatile funziona nella tua casa, sei irradiato 24 ore su 24.

Al gruppo B: Creare una barriera efficace per la tua casa, è difficile ed ha poche possibilità di successo. Ci sono solo un paio di medici negli Stati Uniti che provano a curare i danni delle onde elettromagnetiche, e raramente hanno avuto successo poiché ci sono pochissimi luoghi in tutto il mondo dove ancora non sono arrivate le radiazioni.

Si, le radiazioni provengono anche dall’alto, dai satelliti; i satelliti sono una parte del problema, non la soluzione. Non c’è alcun modo per rendere la tecnologia wireless sicura.

La nostra società in appena un decennio, è divenuta socialmente ed economicamente dipendente da quella tecnologia che sta danneggiando tremendamente il mondo. Più ci “infanghiamo” in questa tecnologia, più sarà difficile uscirne. Il momento per uscirne, come individuo e collettivo, per quanto possa essere difficile, è adesso!"



Cosa si può consigliare?
Personalmente vi posso suggerire in casa, o in ufficio non tenetevi il cellulare sempre nelle vostre vicinanze.
Almeno un metro è meglio di venti centimetri.
Se potete usate il vivavoce del cellulare, ma non sempre vi sarà possibile, ma sempre meglio che tenerlo sempre vicino l'orecchio.
E sopratutto non usateli sempre e comunque per ogni minima piccolezza, sarà banale, ma tornate indietro con la memoria (sempre che il cellulare l'abbia lasciata integra ;-) ) e ricordate come facevate qualche anno addietro!

Se volete ulteriormete approfondire eccovi i link di riferimento dove potrete reperire tante altre preziose informazioni:

http://www.biomarket1.com/elettrosmog/danni_cellulari2.htm
http://www.disinformazione.it/cellulare3.htm
http://www.disinformazione.it/cervello_microonde.htm
http://www.disinformazione.it/cellulariefertilita.htm
http://www.disinformazione.it/cellulare_e_tumore.htm
http://www.lauraquinti.net/Articoli/celulari_e_salute.htm
http://contenuti.interfree.it/114/IDNotizia7652.htm

un ringraziamento anche al piccoletto ^_^ di dodici anni che ha realizzato il disegno dell'articolo su mia richiesta!

Scie Chimiche i furbetti si adattano

Ultimamento ho notato che il fenomeno gravissimo delle scie, che ci sta avvelenando e che sta provocando una grave crisi di siccità si è un po' modificato.
Le scie persistenti vengono spruzzate dai Tanker di notte in modo da non creare il ben che minimo sospetto, di giorno si spruzzano sostanze di varia natura forse liquide, ma a bassissima persistenza in modo che si possa farlo senza dar nell'occhio e spesso quando il cielo è coperto da nebbie artificiali si ha un misto di attività sopra la coltre di nebbia: tanker e droni a bassa quota.
Il problema è veramente grave, ma la gran parte degli stupidi italiani non può rendersene conto, è alle prese con la farsa delle primarie o delle manifestazioni in piazza contro il governo. Il copione si ripete ma a parti invertite! Intanto però i manipolatori continuano indisturbati a controllare il meteo le comunicazioni...l'energia...la nostra vita. Svegliamoci.
Stasera il blog ha qualche problemi nella pubblicazione delle foto non appena l'ho risolto pubblico queste interessanti immagini.
Ho fotografato anche altri orbs.

Saturday, October 06, 2007

Dov'e finita l'energia?

Chi si ricorda dell'annuncio fatto da Fleishman and Pons? Nell'89 comunicarono al mondo di aver dato luogo alla fusione fredda.
Da allora cosa è successo? E' possibile che i due grandi scienziati si siano sbagliati o abbiano inventato una bufala?
No no niente bufala, la fusione fredda funziona è una realtà che i militari già sfruttano per i loro bieghi scopi.
Questo fenomeno all'inizio era scarsamente replicabile in quanto ancora non c'era una teoria chiara che lo spiegasse e questo, spesso impediva il verificarsi del fenomeno, alcune condizioni sperimentali non erano state sperimentate ma non si sapevano quali erano.
Inoltre gli appunti dell'esperimento e dati sperimentali vennero falsificati e corretti per dimostrare l'inconsistenza della fusione fredda.
La fusione funzionava però.
Nel 2002 un gruppo di studiosi italiani verificò sperimentalmente che la teoria del fisico Giuliano Preparata su come avveniva il fenomeno era valida. L'eperimento confermò senza ombra di dubbio la natura nucleare della fusione fredda.
Purtroppo da allora si è remato contro i potenti hanno fermato quello che potrebbe essere una verà rivoluzione. Gli interessi contrari sono molti: militari, ricercatori che ruotano intorno ad acceleratori di particelle, fornitori e costruttori di tali strutture e così vià all'infinito; fatto sta che quasi tutto è stato insabbiato.
Per approfondire l'argomento andate su www.progettomeg.it

Rai news 24 ha parlato dell'argomento approfondisci gurdando i filmati:

Guarda il filmato 1° parte

Guarda il filmato 2° parte

Sunday, September 30, 2007

Basta facciamo schifo!!!!!

Un inferno chiamato Harlan
Ancora testimonianze dall'industria della vivisezione..

Per diverse settimane Suzanne Verbeek (38) ha lavorato nell'allevamento di animali per la vivisezione Harlan, ad Horst, in Olanda. Ha iniziato il suo lavoro nella sezione dove vengono allevati porcellini d'India e conigli. Alle sette del mattino era davanti al cancello di Harlan, pronta per la sua prima giornata di lavoro.

Come sei finita ad Harlan?

Ho trovato l'impiego da Harlan attraverso un'agenzia di lavoro interinale.
Mi chiesero se volevo lavorare con gli animali.
Mi sembro' una splendida opportunita' visto che amo gli animali.
Ma poi, quando ti trovi li dentro vedi tutti quegli scompartimenti allineati contro il muro, che sostengono gabbie bianche in plastica.
Ero stata mandata nel settore dei porcellini d'India, e li' li potevi vedere, migliaia di queste piccole creature.

Ma in quel momento, sapevi gia' dove ti trovavi? Sapevi che Harlan e' un allevamento di animali per l'industria della vivisezione?
No. L'unica cosa che mi era stata detta dall'agenzia era che avrei dovuto prendermi cura degli animali in un allevamento. Chiesi ai miei colleghi cosa avrebbero fatto con i porcellini d'India ed e' cosi' che scoprii che erano destinati ai laboratori. Le scatole misuravano solo 60X40 centimetri ma erano letteralmente piene zeppe di porcellini d'India. In una piccola scatola c'erano 60 piccoli porcellini d'India oppure 30 esemplari piu' grandi. Io dovevo pulire le scatole e spostare gli animali da una scatola all'altra. Prendevo le madri incinta con due mani e le mettevo dolcemente nell'altra scatola. Ma questo non andava bene perche' cosi' ero troppo lenta. I miei colleghi mi dissero di maneggiare gli animali il piu' in fretta possibile. Prendevano tre porcellini d'India in ogni mano e li lanciavano nelle scatole. Gli animali strillavano.

Ma ce la facevi comunque ad andare avanti. Qual'e' stata l'esperienza piu' terribile?
Nel weekend non c'era quasi nessun dipendente. Davano da mangiare una o due volte e controllavano se c'era abbastanza acqua. Quando arrivavo il lunedi' mattina c'era un nauseante puzzo di ammoniaca. Le gabbie erano piene di urina e escrementi. E gli animali erano sporchi. Dovevo tirar fuori gli animali dalle gabbie; tra di loro c'erano anche madri incinta e i cuccioli appena nati.
Ogni giorno morivano molti animali. Specialmente durante i weekend. Era la parte peggiore. Dovevo pulire. Non riuscivo a smettere di piangere quando dovevo buttare gli animali morti nella spazzatura. E' terribile.
Mi venivano degli incubi a causa di cio' che vedevo li' dentro.
Gli animali si mutilavano tra di loro, le madri mordevano i loro cuccioli fino a farli morire. Alcuni staccavano la testa ad un altro animale a morsi, a volte trovavi delle zampe amputate, o persino animali che erano completamente sbudellati. E' la condizione perpetua di stress che porta questi animali a mangiare i propri cuccioli.

Quanti porcellini d'India sono rinchiusi ad Harlan Horst?
I porcellini d'India sono tenuti in gabbie di plastica piazzate su grossi ripiani, con sei file una sopra l'altra. Ci sono almeno 10.000 animali.

Hai lavorato anche con altri animali?
Ho lavorato per poco tempo nella sezione conigli. Dove c'erano 400 conigli. Gli animali erano tenuti in gabbie di acciaio senza nessuna lettiera. Le gabbie erano incastrate una sopra l'altra. Le feci cadevano sugli animali delle gabbie piu' in basso. Qui vidi una donna che stava lavorando con alcuni conigli. Le chiesi cosa stava facendo. Rispose che stava facendo dei prelievi di sangue. Prese una grossa siringa e la infilzo' direttamente nel cuore di uno dei conigli. Senza anestesia, direttamente nel suo piccolo corpo, nel cuore. "Perche'?", le chiesi. "Non puo' essere fatto usando una delle arterie?". La mia collega rispose che "il sangue deve venire direttamente dal cuore".
Queste persone non si ponevano nessun problema, erano diventate fredde e insensibili.

La salute degli animali era buona?
No. C'erano anche animali malati. I conigli malati venivano separati dagli altri. Dovevo preparare delle scatole, riempirle di paglia e dare agli animali del cibo e un liquido simile a gel da bere. I conigli malati venivano spediti in Inghilterra. I porcellini d'India malati venivano lasciati morire e poi buttati in sacchi della spazzatura.

Perche' hai lasciato questo lavoro?
Ho lavorato li' per 4-5 settimane. Non potevo piu' sopportare quella situazione. Mentalmente mi stava distruggendo. Non riuscivo a dormire la notte. A casa continuavo piangere. Mio marito mi consiglio' di prendere una decisione dicendomi: "Sei troppo umana per fare questo genere di lavoro". Il modo in cui trattano gli animali; il modo in cui prendono i conigli per le orecchie e li mettono in scatole per trasportarli nei laboratori di vivisezione e' inaccettabile. Ancora oggi mi sento in colpa per ogni giorno che ho lavorato in quel posto.

Intervista tratta da: www.shac.net

www.veganlink.antifa.net

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News Inserita da Daria Mazzali Promiseland.it Redazione Italia

Un altro orb un altra scia chimica!!!




Ecco una foto degli spruzzatori e fin qui niente di strano ormai ci siamo quasi abituati!!!!
Se si guarda bene in alto a sinistra sono in compagnia, un orb li sta osservando.
Ho decine di queste foto che pian piano pubblicherò. E' indubbio che ogni volta che si compie una azione di genocidio, spruzzando sostanze venefiche loro si presentano.
Guardiamo meglio.................

.............................................................................
nel prossimo post sull'argomento pubblicherò l'immagine.


A proposito di segni parte I

Segni

In hoc signo…

Come immaginare l'inimmaginabile? Che cosa nascondono veramente le scie chimiche? I segni nel cielo sono enigmatici, surreali: sfere, pulviscolo luccicante, rods, nubi dalle forme grottesche, ragnatele che sembrano di nylon, insetti bionici… Stanno diffondendo nella biosfera microscopiche, invisibili nanomacchine adatte ad un'invasione silenziosa, strisciante?

Smart Dust in controluce - Guarda il video!Lassù schizzano velivoli non identificati, fluttuano oggetti dall'apparenza plasmatica, ologrammi si formano e si dissolvono... E' veramente uno spettacolo misterioso e conturbante.

Erra chi ritiene che quest'epoca viva le inquietudini chiliastiche solo perché esse appartengono a molte età di transizione (Quali età non sfumano in una transizione?): lo spazio è oggi davvero il teatro di guerre stellari. Satelliti che orbitano attorno alla Terra, navicelle che violano frontiere invisibili, strani meteoriti che precipitano: la militarizzazione del cosmo è un dato di fatto.

Scie chimiche come veli per nascondere incredibili verità, onde elettromagnetiche per generare visioni mentali, allucinazioni ed immagini tanto realistiche quanto irreali. Il cinema ha assunto oggi dimensioni spaziali. Il cinema è realtà, mentre il reale aleggia tra ombre evanescenti, inafferrabili.

Fragili si sbriciolano i giorni, mentre si palesano segni indecifrati come quelli di una scrittura antichissima, antidiluviana.

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posted by Zret at venerdì, settembre 28, 2007 | 3 comments links to this post

Anche io la penso come http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

sabato, settembre 29, 2007

Il forum di Sciechimiche.org è diventato un avamposto di disinformatori!

Non condividendo i nuovi metodi adottati per la gestione del forum di sciechimiche.org, intendiamo dissociarci da un sito ormai alla deriva, in cui bazzicano disinformatori ormai prossimi a prendere il controllo delle discussioni. Tra l’altro il forum in oggetto comincia ad essere guardato da molti studiosi delle chemtrails e da attivisti, ed a ragione, come un covo di agenti, sebbene ancora vi intervengano utenti in buona fede.

L'informazione deve essere fornita a tutto campo (dai problemi alle risoluzioni), senza paura di inimicarsi qualcuno o di perdere in credibilità. La credibilità si perde quando non si ha il coraggio delle proprie azioni e quando si prendono le distanze da persone che divengono scomode per le loro ricerche indipendenti.

Non abbiamo alcuna intenzione di assoggettarci a tecniche di “comunicazione” blande, politicamente corrette, che inficerebbero la divulgazione vera ed omnicomprensiva. Si deve intendere che l'informazione sulle scie chimiche non è un’occasione con cui pavoneggiarsi, ma uno strumento di aggregazione per agire. Se così non si vuole che sia, chiunque abbia bisogno di informazioni TOTALI e senza bavagli, potrà visitare i blog gestiti da noi (Zret & Straker).

Preferiamo operare e lavorare senza impedimenti. Divulgare la verità, anche se scomoda, prescinde da qualsivoglia interesse personale. Non temiamo gli attacchi né le critiche. Qualcun altro, invece, si preoccupa solo di mostrare il lato più innocuo possibile delle scie chimiche, al massimo considerate nel loro aspetto antiestetico che ferisce le anime belle. In questo modo, sia chiaro, non si ottiene alcunché.

Riportiamo un ampio stralcio di un messaggio inviato ad alcuni utenti del forum per denunciarne la degenerazione.

"Le forbici: la censura. Questo è il primo punto. Inoltre, se vuoi mantenere il controllo, elimini, anzi non abiliti, impostori come Genocidio ed espelli disturbatori che fanno solo comodo agli agenti infiltrati nel forum. Già, gli infiltrati. Ve ne sono almeno tre, ma allorquando, oltre un mese fa, operai per scovarli, mi venne tolta la possibilità di proseguire. Quegli infiltrati, continuano a riportare su Focus anche discussioni rimosse, a dimostrazione del fatto che hanno modo di leggere subito le discussioni più recenti ed hanno la possibilità, addirittura, di accedere ad aree riservate e, quel che è peggio, fingono di essere attivisti convinti e battaglieri.

Ci siamo lamentati con Chemthunter e Trinity, gli attuali unici admin, del fatto che il forum è divenuto un avamposto controllato da disinformatori di professione (agenti infiltrati) e, per tutta risposta, mi sono stati tolti i diritti di amministrazione. Nel contempo, diverse mie discussioni (tra le altre quella sugli incendi di stato e sul Morgellons), sono state l'una cancellata e l'altra sottoposta a consistenti tagli.

Ora AMD appoggia Genocidio, alias Acarsterminator, per ripicca, quindi avalla il bieco operato di un agente. Bene, facciano pure, ma se la sbroglino da soli. Non sono così autolesionista da rimanere in una gabbia gestita da persone incompetenti e pavide, che intendono ripulire il forum dagli argomenti che possono dar loro fastidio, come, ad esempio, il morbo di Morgellons, mentre abilitano, invece, le iscrizioni di gente di dubbia moralità e dagli intenti non cristallini".


Zret & Straker

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posted by :: Straker :: at sabato, settembre 29, 2007 | 23 comments links to this post

Anche io la penso come http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

sabato, settembre 29, 2007

Il forum di Sciechimiche.org è diventato un avamposto di disinformatori!

Non condividendo i nuovi metodi adottati per la gestione del forum di sciechimiche.org, intendiamo dissociarci da un sito ormai alla deriva, in cui bazzicano disinformatori ormai prossimi a prendere il controllo delle discussioni. Tra l’altro il forum in oggetto comincia ad essere guardato da molti studiosi delle chemtrails e da attivisti, ed a ragione, come un covo di agenti, sebbene ancora vi intervengano utenti in buona fede.

L'informazione deve essere fornita a tutto campo (dai problemi alle risoluzioni), senza paura di inimicarsi qualcuno o di perdere in credibilità. La credibilità si perde quando non si ha il coraggio delle proprie azioni e quando si prendono le distanze da persone che divengono scomode per le loro ricerche indipendenti.

Non abbiamo alcuna intenzione di assoggettarci a tecniche di “comunicazione” blande, politicamente corrette, che inficerebbero la divulgazione vera ed omnicomprensiva. Si deve intendere che l'informazione sulle scie chimiche non è un’occasione con cui pavoneggiarsi, ma uno strumento di aggregazione per agire. Se così non si vuole che sia, chiunque abbia bisogno di informazioni TOTALI e senza bavagli, potrà visitare i blog gestiti da noi (Zret & Straker).

Preferiamo operare e lavorare senza impedimenti. Divulgare la verità, anche se scomoda, prescinde da qualsivoglia interesse personale. Non temiamo gli attacchi né le critiche. Qualcun altro, invece, si preoccupa solo di mostrare il lato più innocuo possibile delle scie chimiche, al massimo considerate nel loro aspetto antiestetico che ferisce le anime belle. In questo modo, sia chiaro, non si ottiene alcunché.

Riportiamo un ampio stralcio di un messaggio inviato ad alcuni utenti del forum per denunciarne la degenerazione.

"Le forbici: la censura. Questo è il primo punto. Inoltre, se vuoi mantenere il controllo, elimini, anzi non abiliti, impostori come Genocidio ed espelli disturbatori che fanno solo comodo agli agenti infiltrati nel forum. Già, gli infiltrati. Ve ne sono almeno tre, ma allorquando, oltre un mese fa, operai per scovarli, mi venne tolta la possibilità di proseguire. Quegli infiltrati, continuano a riportare su Focus anche discussioni rimosse, a dimostrazione del fatto che hanno modo di leggere subito le discussioni più recenti ed hanno la possibilità, addirittura, di accedere ad aree riservate e, quel che è peggio, fingono di essere attivisti convinti e battaglieri.

Ci siamo lamentati con Chemthunter e Trinity, gli attuali unici admin, del fatto che il forum è divenuto un avamposto controllato da disinformatori di professione (agenti infiltrati) e, per tutta risposta, mi sono stati tolti i diritti di amministrazione. Nel contempo, diverse mie discussioni (tra le altre quella sugli incendi di stato e sul Morgellons), sono state l'una cancellata e l'altra sottoposta a consistenti tagli.

Ora AMD appoggia Genocidio, alias Acarsterminator, per ripicca, quindi avalla il bieco operato di un agente. Bene, facciano pure, ma se la sbroglino da soli. Non sono così autolesionista da rimanere in una gabbia gestita da persone incompetenti e pavide, che intendono ripulire il forum dagli argomenti che possono dar loro fastidio, come, ad esempio, il morbo di Morgellons, mentre abilitano, invece, le iscrizioni di gente di dubbia moralità e dagli intenti non cristallini".


Zret & Straker

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Grazie per l'articolo a http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

Il rapporto Staninger (terza parte)

>> Leggi qui la prima parte <<

>> Scarica qui l'intero documento in formato PDF <<


Disintossicazione

Gli enzimi della fase 1 e della fase 2 convertono le sostanze chimiche estranee in forme che possono essere facilmente espulse; esse sono spesso riferibili agli enzimi di disintossicazione. Comunque dovrebbe essere sottolineato che la biotrasformazione non è strettamente legata alla disintossicazione. In un certo numero di casi, i prodotti del metabolismo sono più tossici dei composti originali. Questo è particolarmente vero per alcuni composti chimici cancerogeni e per un numero di sostanze che causano la necrosi cellulare del polmone, del fegato e del rene. In molte circostanze, un metabolita tossico può essere isolato ed identificato. In altri casi, sostanze intermedie altamente reattive, vengono formate durante la biotrasformazione di una sostanza chimica. Il termine “bioattivazione” è spesso usato per indicare la formazione enzimatica delle sostanze intermedie reattive. Si pensa che esse determinino gli eventi che portano alla morte della cellula, al tumore indotto chimicamente, alla teratogenesi e ad altre patologie.

Le persone malate di Morgellons hanno le reazioni contrarie della fase 1 e 2, poiché esse sperimentano parametri fisiologici specifici come bassa temperatura corporea, pressione sanguigna elevata, alta conducibilità dell’urina, gel e fibre fluorescenti sul corpo simili a microscopici tatuaggi fluorescenti. Tutti i pazienti affermano di aver percepito come la puntura di un ago, attraverso la pelle e soffrono di un insopportabile prurito.


Nanotecnologie

La nanotecnologia presenta nuove opportunità per creare migliori materiali e prodotti. Da tempo, nanomateriali sono disponibili sul mercato statunitense, nell’ambito dell’abbigliamento, dei tessuti, dei computers, dei cosmetici, dell’equipaggiamento sportivo e degli strumenti medici. Un quadro generale della ricerca Mtech relativo alle società che lavorano nel campo della nanotecnologia, ha identificato circa 80 prodotti e più di 600 materiali grezzi, componenti intermedi ed articoli industriali che sono usati dai produttori. La nostra economia sarà sempre più condizionata dalla nanotecnologia, quanto più si diffonderanno i prodotti contenenti nanomateriali che passeranno dal campo della ricerca e dello sviluppo a quello della produzione e del commercio.

La nanotecnologia ha anche la potenzialità di migliorare l’ambiente, sia attraverso le applicazioni dirette dei nanomateriali per individuare ed eliminare gli inquinanti, sia indirettamente, usando la nanotecnologia per sviluppare processi industriali più puliti e per creare prodotti ecocompatibili. Tuttavia esistono domande senza risposta sull’impatto dei nanomateriali e dei nanoprodotti sulla salute umana e sull’ambiente e l’E.P.A. ha l’obbligo di assicurare che i rischi potenziali siano adeguatamente compresi per proteggere la salute umana e l’ambiente. Dal momento che i prodotti nanotecnologici diventano sempre più numerosi e diffusi nell’ambiente, l’E.P.A. sta considerando come agire circa i progressi della nanotecnologia per rafforzare la protezione ambientale. Inoltre sta esaminando l’impatto delle nanotecnologie in relazione ai programmi ambientali, alle esigenze di ricerca ed agli approcci decisionali. Attualmente l’unico codice di regolamentazione che mira a valutare il rischio ambientale delle nanotecnologie, fa capo alla città di Berkley, in California. Alcuni esempi di questa tecnologia applicata alla ricerca privata si riferiscono alla composizione di fibre usate per indirizzare le ricerche.

Iniettori di nano tubi di carbonio - Un nano tubo al carbonio unito a punti quantici rivestiti di streptavidina, sviluppato da Xing Chen, Andrax Kis, Alex Zetti e Carolyn Bertozzi della Università della California di Berklely. La loro caratteristica unica è la capacità di trasferire i geni.

Nanomotore – Carlo Montemagno della Cornel University ha creato un motore molecolare delle dimensioni pari ad un quinto di un globulo rosso. I componenti chiave sono le proteine dell’Helicobacter Coli, attaccato ad un asse di nichel e ad un’elica che è alimentata dall’ATP, l’energia che l’organismo stesso usa per tutte le funzioni vitali. Questo motore molecolare, però, funziona con un’efficienza che va dall’1 al 4%, notevolmente inferiore a quella degli organismi viventi, che possono raggiungere un’efficienza del 100%.

Nanobombe - I ricercatori del Michigan hanno creato nanobombe intelligenti che sono in grado di aggirare il sistema immunitario e di introdursi nelle cellule malate per ucciderle o per diffondere dei farmaci.

Nanoelettrosensori – Strumenti elettronici che possono far secernere specifici ormoni alle cellule, allorquando l’organismo ne ha bisogno e generatori di elettricità che si autoassemblano all’interno della cellula.

Nanofarmaci - Un’altra idea è quella di interagire direttamente con le cellule, così che esse possano essere trasformate in “industrie farmaceutiche” per produrre medicine su richiesta. Milan Mrksich, chimico dell’Università di Chicago, progetta di agganciare le cellule a circuiti elettronici legandoli ad un tappeto di bracci molecolari. Catene di carbonio della lunghezza da 10 a 20 atomi, sono attaccate ad una lamina dorata con atomi di zolfo. I trefoli sono addensati così strettamente che stanno dritti sulla superficie. Ciò crea una “boscaglia” di villi metallici appiccicosi molecolari, per catturare e manipolare le cellule.

Punti quantici, nanoparticelle, nanotubi di carbonio (nella microelettronica) ed altri nanostrumenti usa e getta, possono costituire nuove classi di nanospazzatura di inquinanti ambientali non bio-degradabili che potrebbero causare patologie assimilabili ad una subdola forma tumorale da amianto (asbestosi).

Il quadro delle possibili reazioni immunitarie avverse è già stato precisato. Gli scienziati hanno già sviluppato materiali sintetici che non causano (?) problemi quando vengono introdotti nell’organismo, a cominciare dalle protesi di silicone per il seno. Gli strumenti nanotecnologici sono peggiori. David Williams, consigliere dell’unione Europea per i problemi della percezione delle tecnologie mediche afferma: “Il corpo umano è disegnato per respingere o attaccare agenti estranei delle dimensioni di una cellula”. Ancora peggio, gli strumenti nanotecnologici potrebbero inibire il sistema immunitario irreversibilmente.

Se strumenti così piccoli sono in grado di sfuggire al sistema immunitario, ci si chiede quali saranno gli effetti sulle membrane cellulari, sul nucleo del DNA e sulla sua membrana. Se i nanomateriali sono costituiti da plasmidi di funghi, batteri o virus, questi nuovi materiali si mescoleranno e si legheranno ai nostri costituenti interni delle cellule? (Mutazione genetica – ndr)


Le nanotecnologie e l’ambiente

Nel libro bianco del NIOSH sulle nanotecnologie, si afferma specificamente che i nanomateriali sono così piccoli che essi non danneggiano le cellule viventi. Tuttavia, recenti studi sull’uso dei nanotubi nei polmoni dei ratti, hanno dimostrato che essi si ammalano o muoiono dopo il trattamento.

Nel progetto FMN, due persone affette da Morgellons hanno sottoposto dei campioni ad un’analisi che si è avvalsa del microscopio elettronico; i campioni sono stati confrontati con il materiale di ricaduta delle scie chimiche diffuse nei cieli del Texas. L’esame ha rivelato che il materiale in tutti i campioni erano rintracciabili vari stadi di sviluppo o degradazione delle sostanze trovate negli ospiti (Anna e Lilly): il campione delle scie chimiche corrisponde a quello delle donne esaminato. I campioni provenivano da zone distanti 1.500 miglia l’una dall’altra.

Il nostro ambiente ha visto i risultati della diffusione di sostanze chimiche nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Il DDT immesso rapidamente sul mercato quasi quarant’anni fa dalla American Bald Eagle, è stato un esempio perfetto di come una sostanza chimica può danneggiare la catena alimentare di altri animali. I nanomateriali, che vengono diffusi nei fiumi e nell’aria, sono una bomba ad orologeria per l’ambiente. E’ importante sia per gli scienziati sia per l’opinione pubblica controllare da vicino gli sviluppi della nanotecnologia e discernerne i fatti reali, per determinare se realmente può migliorare la nostra vita senza compromettere la dignità e l’integrità della specie umana.

Dott. ssa
Hildegarde Staninger
Traduzione di Zret & Straker

Un particolare ringraziamento va alla Dottoressa Staninger per la fattiva collaborazione.

REFERENCE(s)

1. Amdur, Mary O., J. Doull, and C.D. Klaassen. Casarett and Doull's Toxicology: The Basic Science of Poisons, 4th Edition. Chapter 4: Biotransformation of Toxicants by I. Glenn Sipes and A. Jay Gandolfi. Pergamon Press. New York. © 1991. Pgs. 88 ­ 126.

2. Staninger, Hildegarde. Far-Infrared Radiant Heat (FIR RH) Type Remediation for Mold and Other Unique Diseases. National Registry of Environmental Professionals. Annual Conference in Nashville, Tennessee. NREP, Des Plaines, IL © October 18, 2006,
http://www.dldewey.com/stan.htm
3. Staninger, Hildegarde. 'Size Matters'
http://www.rense.com/morgphase/sizematters.htm © March 2007

4. Dutton, G.J. Glucuronidation of Drugs and Other Compounds. CRC Press, Inc.. Boca Raton, FL. © 1980

5. Guengerich, F.P. and Liebler, D.C. Enzymatic activation of chemicals to toxic metabolites. CRC Crit. Rev. Toxicol. 14:259-307. © 1985

6. Hawkins, D.R. (ed): Biotransformaitons. Vol. 1: A Survey of the Biotransformations of Drugs and chemicals in Animals. Royal Society of Chemistry. London. © 1988

7. Weber, W.W. The Acetylator Genes and Drug Response. Oxford University Press. New York. © 1987

8. U.S. EPA Environmental Protection Agency. External Review Draft Nanotechnology White Paper. Science Policy Council. U.S. EPA, Washington, D.C. December 2, 2006,
http://www.epa.gov/osa/nanotech.htm

9. City of Berkley, California County Commissioner's Meeting. Testimony of
Dr. Edward Spencer and other public citizens on the risk of
nanotechnology to the environment. (City developed an
ordinance/regulation to evaluate the risk to the environment from
nanotechnology.) Berkley, California © 2006,
http://www.seektress.com/berkeley.htm

10. Staninger, Hildegarde. Project: Fiber, Meteroite & Morgellons. Phase I and II.
http://www.rense.com/morgphase/phase2_1.htm, © March 2007.

11. Ho, Mae-Wan. Nanotecnology, a Hard Pill to Swallow.
http://www.i-sis.org.uk/nanotechnology.php © July 16, 2007

12. Lam, et. al. Pulmonary Toxicity of Single-Walled Carbon Nanotubes in Mice 7 and 90 Days after Intratracheal Instillation. Toxicol. Sci. 77:126-134 © 2004

13. Staninger, Hildegarde. Project: Fiber, Meteroite & Morgellons. Phase I and II.
http://www.rense.com/morgphase/phase2_1.htm © March 2007

14. Environmental Defense Fund & Dupont. Brochure: NANO Risk Framework. (http://www.dupont.com/ & http://www.environmentaldefensefung.com/)

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posted by :: Straker :: at domenica, settembre 30, 2007 | 0 comments links to this post

Wednesday, September 26, 2007

Tratto da: http://sciechimiche-zret.blogspot.com/

mercoledì, settembre 26, 2007

Il rapporto Staninger (seconda parte)

I normali composti confrontati con quelli del Morgellons, attraverso la biotrasformazione

Un certo numero di enzimi degli organismi animali è capace di trasformare le sostanze estranee, solubili nei grassi, in modo tale da renderli solubili nell’acqua. Queste reazioni enzimatiche sono di due tipi: reazioni della fase 1, che comprendono l’ossidazione, la riduzione e l’idrolisi; le reazioni della fase 2, che includono la coniugazione o reazione di sintesi […]

La sorte di una particolare sostanza chimica è determinata dai suoi prodotti fisico-chimici. I composti organici volatili possono essere eliminati attraverso i polmoni, senza alcuna biotrasformazione. Quelli con gruppi funzionali possono essere coniugati direttamente, mentre altri sono soggetti alle reazioni della fase 1, prima della coniugazione. La biotrasformazione è spesso integrata e può essere complessa. A causa della sua complessità, gli squilibri tra le reazioni della fase 1 e della fase 2 o i cambiamenti nelle funzioni metaboliche, sono spesso causa di danni ai tessuti.

Localizzazione nelle cellule e negli organi della biotrasformazione

Gli enzimi o i sistemi enzimatici che catalizzano la biotrasformazione di composti estranei sono localizzati prevalentemente nel fegato. Ciò non deve sorprendere, poiché la funzione primaria del fegato è quella di ricevere e di metabolizzare le sostanze chimiche assorbite dal tratto gastrointestinale, prima che siano distribuite agli altri tessuti. Il fegato riceve tutto il sangue che ha irrorato la milza, che contiene nutrienti ed altre sostanze estranee. A causa di ciò il fegato ha sviluppato la capacità di estrarre queste sostanze rapidamente dal sangue e di modificarle chimicamente, prima che esse siano immagazzinate, secrete nella bile o messe in circolo. Altri tessuti possono biotrasformare sostanze estranee. Tessuti non epatici hanno capacità limitate in relazione alla diversità delle sostanze chimiche che possono metabolizzare, cosicché il loro contributo all’intera trasformazione delle sostanze estranee è limitata. Comunque la biotrasformazione di una sostanza chimica in un tessuto non epatico, può avere un’importante implicazione tossicologica, per quel particolare tessuto.

Localizzazione subcellulare degli enzimi di biotrasformazione

La biotrasformazione dei composti estranei all’interno del fegato è compiuta attraverso numerosi sistemi enzimatici. Essi possono modificare chimicamente un’ampia gamma di sostanze tossiche, che entrano nell’organismo attraverso l’ingestione, l’inalazione, la pelle o un’iniezione. Gli enzimi della fase 1, quelli che aggiungono o manifestano gruppi funzionali, sono localizzati soprattutto nel reticolo endoplasmico, una rete di canali presenti nel citoplasma della maggior parte delle cellule. Questi enzimi sono legati alle membrane, dal momento che il reticolo endoplasmico è fondamentalmente una membrana composta di lipidi e di proteine. La presenza di enzimi all’interno di una matrice lipoproteica è critica, dal momento che le sostanze lipofiliche tendono a scindersi in una membrana di lipidi, luogo della biotrasformazione.

Quando il fegato è rimosso in laboratorio e reso omogeneo, il reticolo endoplasmico tubolare si sfalda e frammenti della membrana si rompono per formare micro vescicole. Esse sono riferite ai microsomi, i quali possono essere isolati attraverso un procedimento di centrifugazione del fegato, così omogeneizzato. Se la frazione residua che risulta dalla centrifugazione del fegato omogeneizzato a 9000xg (per rimuovere i nuclei, i mitocondri ed i lisosomi, come le cellule intatte ed i frammenti della membrana) è soggetta a centrifugazione a 105,00xg, si ottiene una pallina piena di microsomi. La frazione risultante, che contiene un certo numero di enzimi solubili, è riferita al citosol. Questo citosol contiene molti degli enzimi della biotrasformazione della fase 2. Molti degli enzimi di biotrasformazione sono riferiti al citosol o ai microsomi per indicare la localizzazione sub-cellulare degli enzimi.

Gli enzimi microsomici che catalizzano le reazioni della fase 1, sono caratterizzati soprattutto dall’abilità di metabolizzare i farmaci. Così, la maggior parte della letteratura si riferisce a questi enzimi come a microsomi, dal momento che gli enzimi convertono i farmaci in prodotti polari, ma agiscono anche su numerose sostanze chimiche. Inoltre, la parola biotrasformazione è preferita a quella di metabolismo dei farmaci, poiché esprime la natura universale delle reazioni. Infine designa il normale processo metabolico di nutrienti e la biotrasformazione di sostanze chimiche estranee.

Leggi qui la prima parte.

Traduzione di Zret e Straker

Si ringrazia il gentilissimo dott. Ginatta per la segnalazione

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posted by Zret at mercoledì, settembre 26, 2007 | 4 comments links to this post

Monday, September 24, 2007

tratto da http://sciechimiche-zret.blogspot.com/


lunedì, settembre 24, 2007

Smurt-Dust: ecco la polvere che spia

Smurt-DustIn seguito alla pubblicazione delle prime dichiarazioni ufficiali derivanti dalle ricerche della tossicologa dott.ssa Hildegarde Staninger, dalle quali si evidenzia uno strettissimo legame di causa - effetto tra chemtrails cospargenti smart dust (polvere intelligente) e morbo di Morgellons, è d'obbligo chiarire che cos'è la smart dust. Molti di voi avranno pensato, perlomeno all'inizio, che quanto qui si riporta, corrisponde a mera immaginazione di stampo fantascientifico, ma purtroppo per tutti noi le cose non stanno in questi termini. La polvere intelligente esiste e non viene utilizzata solo sui campi di battaglia. Intere popolazioni civili sono state, infatti, sottoposte in questi anni ad un intenso bombardamento invisibile e micidiale. Il progetto mira ad ottenere il controllo totale dei cittadini che, se non perderanno la vita, perderanno la libertà sui propri pensieri ed azioni. Sarà una popolazione di cyborgs al servizio del Nuovo Ordine Mondiale, a meno che...


Smurt-Dust: ecco la polvere che spia

di Federico Rampini

SAN FRANCISCO - Gli scienziati californiani l'hanno battezzata smart dust, "polvere intelligente". Il Pentagono la definisce "Ia tecnologia strategica dei prossimi anni". Un giorno cambierà Ia nostra vita; intanto sta già cambiando il modo di combattere la guerra e potrebbe avere un test decisivo in Iraq. Il pulviscolo intelligente è composto di miriadi di computers microscopici. Ognuno misura meno di un millimetro cubo, ma incorpora sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie.

Invisibile ed imprendibile, la polvere di intelligenze artificiali si mimetizza nell'ambiente e capta calore, suoni, movimenti. Può essere diffusa su territori immensi e sorvegliarli con una precisione finora sconosciuta. Sa spiare soldati, stando loro incollata a loro insaputa, segnala armi chimiche e nucleari, intercetta comunicazioni, trasmette le sue informazioni ai satelliti.

Dietro la polvere intelligente c'è uno dei più potenti motori del progresso tecnologico americano, la Defense Aduanced Research Projects Agency (Darpa) che è stata all'origine di innovazioni fondamentali, compresa Internet. E' il braccio scientifico del ministero della Difesa, gestisce finanziamenti federali distribuendoli alle migliori università, che, in cambio, collaborano ad accrescere la supremazia degli Stati Uniti nelle tecnologie avanzate. Per la smart dust la Darpa si è affidata al dipartimento di ingegneria elettronica e di informatica di Berkeley diretto da Shankar Sastry. Ci lavorano gli scienziati Kris Pister, David Culler ed un ricercatore italiano, Bruno Sinopoli. Gli elementi di base della loro costruzione sono i Merns, micro-elactro-mechanical systems. Sono micro-computers che integrano capacità di calcolo, parti meccaniche figlie della nano-robotica, più i sensori elettronici: cioè termometri, microfoni miniaturizzati, nasi e microspie che captano movimenti o vibrazioni. I Mems esistono da tempo, ora le ricerche ne hanno perfezionato la produzione a costi sernpre più bassi e questo apre l'opportunità per usarli in quantità enormi. I progressi della miniaturizzazione rendono i micro-apparecchi sempre più affidabili e ne allungano la vita, le batterie possono alimentarsi con le variazioni di temperatura o le vibrazioni. Il lavoro degli scienziati californiani ha fatto compiere ai Mems il salto verso la polvere intelligente. "Il risultato finale è costituito da networks invisibili disserninati nell'ambiente - spiega Bruno Sinopoli - che interagiscono fra loro e trasmettono informazioni".

La produzione è affidata ad un'azienda privata della Silicon Valley, la Crossbow, che mette già in mostra alcune applicazioni della polvere intelligente. Le più ambite, però, non le vedremo mai. Come sostiene la Darpa, la rivoluzione dei microsensori diffusi nell'ambiente "diventerà la primaria fonte di superiorità nei sistemi di armamento". L'obiettivo è dichiarato ufficialmente sul sito Intemet della Darpa www.darpa.mil, perché per lavorare con gli scienziati di Berkeley anche i militari devono adottare certe regole di trasparenza. Si tratta di dispiegare in massa sensori remoti per scopi di ricognizione e sorveglianza del teatro di battaglia".

Scie chimiche in AfghanistanL'informazióne non è stata divulgata dalla Difesa, ma gli scienziati californiani non hanno dubbi: la polvere intelligente ha già fatto la sua prima apparizione su un vero campo di battaglia in Afghanistan, dove gli americani hanno cosparso nubi di smart dust sulle zone più impervie e montagnose. Il prossimo test potrebbe essere l'Iraq dove, in caso di intervento militare - e anche molto prima - la polvere intelligente verrà cosparsa dal cielo e finirà mimetizzata nella sabbia del deserto per monitorare spostamenti di truppe, artiglierie o rampe dei missili Scud.

I Mems potrebbero fare la loro comparsa anche incorporati nelle nuove tute da combattimento dei marines. È un altro progetto per il quale il Pentagono ha stanziato 700 milioni di dollari: fabbricare una tuta leggera fatta di nuovi materiali adatti alle condizioni nel deserto, ma dotata di sensori intelligenti nelle sue fibre. Una corazza agile per i climi torridi, capace di fermare i veleni delle armi chimiche e di monitorare la salute dei militari esposti ad aggressioni batteriologiche. I sensori elettronici visibili ai raggi infrarossi garantiscono poi il riconoscimento tra i soldati americani nei combattimenti notturni, in modo da evitare le vittime del "fuoco amico".

Scie chimiche nel Nord-Est ItaliaLa polvere intelligente non è stata pensata solo per la guerra. Il gruppo di scienziati di Berkeley ha commciato a utilizzare il pulviscolo di micro-computer per fini pacifici. Sparsi nelle foreste della California, hanno il compito di sentinelle anti-inquinamento e nella prevenzione degli incendi; grazie alla loro ubiquità sentono e segnalano all'istante le minime fonti di calore. I networks di sensori intelligenti della smart dust hanno fatto il loro esordio in funzione antisismica: l'università califomiana li sta sperimentando in alcuni immobili per verificare come le strutture reagiscono internamente alle scosse di terremoto; la precisione di queste micro-apparecchiature consente di percepire lesioni interne che sfuggono agli occhi più esperti, ma possono minare la resistenza degli edifici.

Un altro campo promettente sembra essere quello della home automation, o casa intelligente. Spalmata sui muri con la vernice, una miriade di micro-computer consentirà di auto-regolare la temperatura e la luminosità dell'ambiente in modo da eliminare ogni spreco di energia. Sempre che non finisca per spiare chi in casa ci abita. A finanziare ricerche sulle applicazioni della smart dust con i fondi federali non c'è più solo il Pentagono. Ora è sceso in campo anche un fondo di venture capital che nella Silicon Valley tutti conoscono bene: si chiama In-Q-Tel ed è una filiale della Cia.


Fonte: "la Repubblica" di giovedi 31 ottobre 2002

Un particolare ringraziamento a Saimon per la segnalazione

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